L’Italia non fa più figli, ma in 10 comuni bresciani i bimbi aumentano
I dati Istat sulla popolazione bresciana: aumentano gli anziani e calano le nascite. Il “supporto” degli stranieri, i piccoli Comuni dove i dati vanno in controtendenza
L'inverno demografico non è più solo alle porte: ci siamo dentro in pieno. I dati sono incontrovertibili: la popolazione invecchia e si fanno sempre meno figli (salvo qualche rara eccezione, ma ci arriviamo). Se alziamo gli occhi al mondo intero, le stime di una crescita inarrestabile della popolazione purtroppo sono smentite: sarà il 2090 o il 2100, ma è quello il periodo – salvo eventi eccezionali – in cui la popolazione mondiale comincerà a calare di numero (e saremo forse 9 miliardi). Il primo passo verso una lenta e inesorabile estinzione del genere umano?
Prospettive catastrofiche a parte, è interessante analizzare i dati anche bresciani che sono stati diffusi in questi giorni. Mercoledì sera a Gavardo si è parlato del futuro ampliamento della casa di riposo (un progetto da oltre 9 milioni di euro): in apertura il presidente della Commissione territorio ha ricordato di come circa il 24% della popolazione italiana abbia più di 65 anni, oltre 14 milioni di persone, e che tra questi circa 5 milioni (l'8% del totale) abbiano già più di 80 anni. Solo a Gavardo sono attesi più di 2000 over 65 in più nei prossimi 20 anni.
Dati su cui non si può non riflettere: sarà un bel problema, anche dal punto di vista economico, quando il rapporto tra lavoratori e pensionati si avvicinerà all'uno a uno, cioè un pensionato per ogni lavoratore. Nel Bresciano la situazione non è certo diversa, anche se il “supporto” dei residenti stranieri (in gran parte giovani) in parte abbassa l'età media complessiva.
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