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Venerdì, 1 Dicembre 2023
Attualità Centro / Via Elia Capriolo

L'antica latteria rinasce grazie a David e al suo amore per il formaggio

La storico negozio di via Elia Capriolo ha riaperto la serranda poco meno di un mese fa grazie al 36enne dell'Ecuador David Sebastian Mendoza

Dalle montagne dell'Ecuador, passando per la Francia e la Corsica, al Carmine. Le differenti strade lungo la via dei formaggi lo hanno portato a Brescia per far alzare nuovamente la serranda della storica latteria di via Elia Capriolo. È nel quartiere cittadino, da sempre crocevia di popoli e culture, che David Sebastian Boada ha deciso di "mettere le radici" e stabilire la sua officina del latte crudo (Kru Natural Cheese). 

Dietro alle vetrine formaggi naturali che arrivano da ogni parte del mondo, realizzati con latte crudo e fermenti autoctoni e i batteri indigeni sviluppati nel laboratorio mobile (un furgone) da David: nato 36 anni fa a Quito (Ecuador), si è laureato all'università di scienze gastronomiche di Pollenzo (Cuneo) e poi si è specializzato in Francia. Dal 2017 offre consulenze ad hoc per indirizzare caseifici e pastori verso una produzione a latte crudo, senza fermenti aggiunti. Prima sulle montagne di casa, poi in Corsica, infine in Italia. Un'attività diventata 'stanziale' a causa del Covid:

"Nel 2020 sono rientrato in Italia e mi sono stabilito sul Lago di Garda, dove vivono i miei figli, ed è nata l'idea del laboratorio mobile e il marchio Kru Natural Cheese", ci racconta mentre con un coltello 'accarezza' una forma di formaggio d'alpeggio francese per farcela degustare.

Il Covid e la rinascita

L'estate scorsa l'idea di riaprire la latteria che dal '57 al 2020 è stata il punto di riferimento del quartiere. Un amore a prima vista, quello per lo storico negozio di via Capriolo, come lo è quello per il formaggio e la musica Jazz. Ed è proprio dall'incontro delle due passioni di David - il formaggio e il basso - che è nato il progetto di dare una nuova vita alla latteria del Carmine.

"Era giugno ed ero venuto in città per incontrarmi con un amico sassofonista: dovevamo suonare insieme. Quando sono arrivato in via Capriolo il cellulare si è scaricato, così gli ho mandato la posizione e gli ho chiesto di raggiungermi: mentre lo aspettavo ho alzato lo sguardo e ho visto il cartello affittasi sulla vetrina dell'ex latteria. Era un periodo in cui sentivo che era arrivato il momento di stabilirmi e mettere le radici: ho subito pensato che quello era un luogo perfetto. I successivi sopralluoghi lo hanno confermato".

Dopo mesi di lavori, lo scorso 22 novembre si è alzato il sipario. Chiamarlo negozio non gli rende giustizia: una visita nella latteria di David è un viaggio; ogni assaggio un'esperienza olistica. Ogni morso evoca territori e culture diverse e regala un piacere unico e sempre nuovo al palato: "Ogni assaggio scatena un'emozione diversa" conferma David mentre racconta le tante storie che si celano dietro alla nascita di ognuno dei formaggi che custodisce.

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