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Venerdì, 19 Aprile 2024
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Invece di andare in vacanza, vanno in Romagna a spalare fango

Da Brescia a Faenza per dare un mano dopo l’alluvione. Il grande cuore di Kino e Federica

"Volevamo andare al mare per il ponte del 2 giugno, ma poi abbiamo cambiato strada e idea. E abbiamo passato dei giorni altrettanto splendidi, in mezzo a gente meravigliosa. D'altronde per andare in vacanza c'è sempre tempo". Comincia così il racconto di Kenan (conosciuto come Kino) e di sua moglie Federica, che da Brescia, per il ponte del due giugno, hanno scelto la Romagna. Ma questa volta non per le spiagge. Con il loro furgone hanno consegnato aiuti, oltre a dare una mano a spalare. Nei giorni scorsi hanno dato via a una raccolta di beni di prima necessità che hanno portato tra Faenza e Conselice e contestualmente hanno lavorato al ripristino dei locali della parrocchia di San Francesco, sempre a Faenza.

Kenan è palestinese, vive da 20 anni in Italia ed è arrivato a Brescia per studiare Medicina. "Per noi palestinesi è difficile entrare nelle università israeliane, gli esami di sbarramento sono molto complicati e l'accesso ci viene ostacolato. Quindi preferiamo andare all'estero. Avevo diverse opzioni, ma la mia prima scelta è sempre stata l'Italia". È diventato medico, ha conosciuto sua moglie in facoltà e con lei ha cambiato lavoro e ha aperto due centri di benessere e cura, uno a Brescia e uno a Gussago, sempre nel Bresciano. Già da tempo promuove iniziative solidali attraverso la sua attività, come raccolte fondi tra i suoi clienti da destinare a cause benefiche.  

"Anche in questa occasione - spiega - abbiamo lanciato un post sulla pagina Facebook di Maïa, il nostro centro, per chiedere di raccogliere qualcosa da portare in Romagna. A indicarci il tipo di aiuti necessari è stato frate Giambo (Giambattista), un religioso con cui siamo in contatto e che vive a Padova, ma per l'emergenza è venuto giù a Faenza, dai frati della chiesa di San Francesco".

In pochi giorni dalla pubblicazione del post hanno raccolto tantissimi beni di prima necessità, sia dai loro clienti che da persone che non conoscevano. Tanto da riempire i loro centri benessere di molto materiale. "Abbiamo un piccolo furgone aziendale, credevamo ci bastasse per portare tutta la roba - va avanti Kino - invece abbiamo raccolto due ulteriori bancali di donazioni e, con l'aiuto di amici, li abbiamo spediti da Brescia. Tutto è già arrivato a Faenza in questi giorni".

Alimenti, ma anche badili, stivali. "Ci siamo affidati a quelle che erano le direttive di chi si trova sul posto. Oltre a Faenza, siamo stati a Conselice e a Sant'Agata sul Santerno, in luoghi dove c'è ancora tanto da fare. Parlando con le persone mi sono emozionato. Abbiamo ricevuto una lezione di vita da gente che, con compostezza e anche col sorriso, si dà da fare per andare avanti". Kino e Federica adesso faranno da tramite tra Brescia e la Romagna, coinvolgendo altre persone del loro territorio che vorranno venire ad aiutare. "Con amici e conoscenti ci stiamo organizzando per scendere giù ogni week end a turno".

Grazie anche a lui e a sua moglie nella parrocchia di San Francesco dallo scorso fine settimana si è tornati a celebrare le funzioni. "Con mia moglie - racconta Kino - scherzo sul fatto che sia stato io, musulmano, a far ripartire la messa. Ma è appunto un modo di scherzare e mi meraviglio se qualcuno si stupisce che sia andato a dare una mano in chiesa. Quando c'è bisogno di aiuto non ci sono barriere o distinzioni che tengono".  
 

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