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Giovedì, 25 Aprile 2024
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La luce in fondo al tunnel: dopo la meningite Andrea è tornato al lavoro

Lunedì pomeriggio Andrea Schiavone è tornato al lavoro, alla Oldrati di Adro: alla fine dello scorso anno era stato colpito dal meningococco di tipo C

La luce in fondo al tunnel: è proprio il caso di dirlo. E' tornato al lavoro, alla Oldrati di Adro, il 36enne Andrea Schiavone, anche lui vittima di una sepsi da meningococco di tipo C alla fine dello scorso anno: una piccola epidemia che in poche settimane aveva scatenato almeno cinque casi dello stesso ceppo, a cui si è aggiunto un sesto caso ma di un ceppo diverso, con due decessi (Veronica Cadei di Villongo e Marzia Colosio di Predore).

Anche Andrea è di Villongo, anche lui era stato ricoverato in ospedale alla fine di dicembre. “Ricordo la febbre alta fino a sfiorare i 40 gradi, per ore, poi il ricorso alla tachipirina – ha dichiarato al Giornale di Brescia – Era il 23 dicembre, poi il buio assoluto, con zero ricordi di quei giorni”.

Il ricovero al Civile, la paura, la guarigione

Schiavone verrà ricoverato al Civile, dove rimarrà per un paio di settimane: verrà dimesso, sano e salvo, il 3 gennaio scorso. Dopo la paura, la sua vita ha ricominciato lentamente a rientrare alla normalità. Fino alla buona, buonissima notizia di un paio di giorni fa: lunedì il giovane operaio è tornato finalmente al lavoro.

Tutti in azienda, nel frattempo, erano stati vaccinati. Solo una piccola parte della grande campagna di prevenzione promossa dalla Regione, dall'Istituto superiore di sanità e delle autorità sanitarie, tra cui le Agenzie di tutela della salute. Tra ambulatori straordinari, vaccinazioni a scuola, medici di base e pediatri, sono state vaccinate circa 33.500 persone. E l'emergenza sembra davvero conclusa.

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