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Animali Tremosine

Animali in vacanza: un Comune bresciano tra i "Borghi Dog" d'Italia

Vacanze pet friendly e itinerari a quattro zampe

Il piccolo grande Comune di Tremosine e le sue 18 frazioni entrano ufficialmente a far parte della rete dei “Borghi Dog”, ovvero i paesi a misura di zampa per vacanze e altre amenità, accompagnati dai nostri fedeli amici pelosi. E' il secondo Comune lombardo a fregiarsi del riconoscimento: il primo fu Valnegra, in alta Val Brembana in provincia di Bergamo. 

La rete dei “Borghi Dog” è la prima in Italia dedicata a tutti coloro che scelgono di passare le vacanze in compagnia degli amici a quattro zampe nei borghi italiani. Il portale dedicato offre informazioni utili sui servizi di accoglienza offerti dai detti borghi proprio per gli animali: tutto questo nel segno delle vacanze “pet friendly”.

Per celebrare l'ingresso di Tremosine tra i “Borghi Dog” sono state rese note cinque escursioni “pet friendly” da effettuare in tutto il territorio del paese gardesano.

Un percorso nella storia

Questo itinerario paesaggistico – storico parte da Vesio (657m). Si passa per la frazione di Voiandes e attraverso prati e boschi si giunge poi a Sompriezzo (556m), dove si effettua la visita a una azienda agricola con piccola degustazione di prodotti tipici. Si scende nel caratteristico borgo di Musio (480), minuscolo, con le sue belle case in pietra, proseguendo si raggiunge la vicina frazione di Priezzo per poi scendere a Ponti in val di Brasa. Da qui si Inizia la risalita di questa suggestiva valle che dalla “Loc. Ponti” (325m) porta alla “Loc. Garberia”. Un tempo la valle aveva un’importanza rilevante per l’economia di Tremosine in quanto ricca di fucine e mulini. Alla sommità della valle, breve sosta per un sorso di acqua di fonte (526m) per proseguire nella nostra escursione attraversando la frazione di Villa per poi riportarci a Vesio (657m).

La Riserva naturale della Valle di Bondo

Si tratta di un itinerario paesaggistico – naturalistico con partenza dal ciglio della morena glaciale. Prevede discesa nei pressi dell’alveo del lago di Bondo per poi addentrarsi nella valle, attraverso i suoi prati coltivati, fino a giungere a ritrovare il fiume che si perde tra rocce e sabbie, per ricomparire più a sud alla base della diga morenica formando il torrente Brasa che scorre nella Forra. Si rientra percorrendo l’altro lato della valle attraverso boschi, camminando nell’alveo in secca e risalendo a fianco delle coltivazioni e della morena per ritornare a Vesio dove potremo fare una piccola degustazione di prodotti da forno.

Alla scoperta della Forra

Questo itinerario storico – geologico ci porta alla scoperta di un luogo, un personaggio, una storia: l’altopiano di Tremosine con il suo storico isolamento, il professor Arturo Cozzaglio, geologo, e la storia della costruzione della strada della Forra. Il nostro viaggio, partendo da Pieve, ci porta dapprima sul vecchio e scosceso sentiero del Porto, in passato unico collegamento al lago, con le sue pareti rocciose e la sua vegetazione rupestre dai tratti mediterranei, per poi passare alla strada immaginata dal Cozzaglio sulla falesia, studiandone le linee prima di tuffarsi nell’affascinante forra del torrente Brasa che ci permette di risalire e giungere ai prati di Ponti di Brasa e, più agevolmente, tornare a Pieve per un ultimo giro tra i suoi vicoli e ammirare il lago dalle sue terrazze. Il percorso presenta un primo tratto ripido con alcune esposizioni, non adatto a chi soffre di vertigini.

Monte Bestone: un balcone sul Garda

Questo itinerario panoramico ci porta sulla cima del monte Bestone (916m) che, con la sua posizione privilegiata, ci offre ampi panorami sul Garda, sulla catena del Baldo e sulle montagne dell’entroterra del Parco Alto Garda Bresciano. Partendo dalla frazione di Voltino si risale la strada in salita che ci porta in località turistica di Campi: da qui inizia il nostro percorso più montano sul sentiero che ci accompagna su creste panoramiche prima dell’ultima salita alla cima del monte Bestone, dove è d’obbligo una sosta per ammirarne i panorami. Discesa attraverso il sentiero militare: la zona, infatti, era infatti un luogo importante durante la prima guerra mondiale proprio per la sua posizione privilegiata, che permetteva di controllare il lago e le montagne circostanti. Lo testimoniano le numerose gallerie e trincee.

Sentiero delle Tracce (alla scoperta della fauna)

Escursione ad anello senza particolari difficoltà tecniche, di grande interesse naturalistico, si snoda all’interno della Foresta Regionale Gardesana Occidentale, in un ambiente particolarmente selvaggio e suggestivo. Seguendo vecchi sentieri realizzati da boscaioli, carbonai e pastori, con scorci panoramici di grande effetto. Partendo da San Michele si percorre la Val Negrini e, dopo una ripida salita, si giunge alla malga medesima, che sorge in un’ampia radura circondata da imponenti pareti rocciose. Si prosegue per circa 5 km, con 650m di dislivello, attraverso un bellissimo sentiero nel bosco di carpini, faggi, frassini e aceri, per raggiungere le grotte utilizzate come riparo da molti ungulati. Costeggiando e attraversando varie volte il corso del torrente, si sale ripidamente fino a lasciarsi alle spalle il corso d’acqua ed entrare in un panorama più aperto al limite del bosco, fino a raggiungere Malga Lorina, a quota 1384m, in splendida posizione panoramica: qui si consuma il pranzo. Dopo la sosta, si rientra con sentiero molto suggestivo, dove si ammira la flora presente, che permette di tornare a Malga Negrini e al punto di partenza.

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