In Lombardia oltre 2 milioni di cani e gatti: uno ogni 5 abitanti
Il report di Legambiente sugli “Animali in Città”: in Lombardia risultano registrati quasi 1,8 milioni di cani e poco meno di 300mila gatti
Come vivono gli animali d?affezione nella nostra regione? Nel giorno di Sant?Antonio Abate, protettore degli animali, Legambiente ha pubblicato il decimo rapporto nazionale ?Animali in Città?, indagine che valuta le performance che amministrazioni comunali e aziende sanitarie dichiarano di offrire per la migliore convivenza in contesti urbani con animali e padronali e selvatici.
Quanti cani e gatti in Lombardia
Cani e gatti, ovviamente, sono ancora oggi le due specie che dominano tra gli animali domestici: in Lombardia risultano registrati 1.768.444 cani, vale a dire un cane ogni 5,6 cittadini: mentre 280.256 sono i gatti, uno ogni 35,6 cittadini. Messi insieme sono 2.048.700 cani e gatti, ovvero un animale domestico ogni 5 cittadini circa. Anche se è chiaro che la realtà del randagismo, delle colonie feline non controllate e pure dei gatti domestici non registrati all?anagrafe sottostima (e di molto) questi dati.
L?anagrafe degli animali d?affezione
L?anagrafe degli animali d?affezione, ricordiamo, è di fatto obbligatoria per i cani e per tutti i gatti nati a partire dal 2021 (mentre non lo è per i furetti). ?Tutto il variegato mondo animale che abita le case degli italiani ? fa sapere Legambiente ? rimane colpevolmente avvolto nella nebbia. L?assenza di un?anagrafe unica nazionale obbligatoria, ancor più in presenza delle innovazioni tecnologie attuali, aperta a tutte le specie animali che possono, lecitamente, essere presenti nella case degli italiani come animali d?affezione o compagnia, risulta incomprensibile?.
?Inoltre ? continua Legambiente ? è fonte primaria di maggior difficoltà nel prevedere, organizzare e fornire correttamente tanto i necessari servizi ai cittadini, quanto nel poter pianificare, programmare e realizzare gli utili controlli, anche in ambito sanitario, per prevenire criticità, migliorare e rendere sicura la convivenza con gli amati pet?.
Quanto si spende per gli animali domestici
A livello nazionale si spendono poco meno di 193 milioni di euro di soldi pubblici per la gestione del ?settore?, con una spesa media procapite di 2,4 euro per i Comuni e di meno di 1 euro per le aziende sanitarie. Gran parte dei costi delle amministrazioni comunali destinata agli animali d?affezione è assorbita dalla gestione dei cani presso i canili sanitari, struttura indispensabili ma spesso carenti rispetto ai bisogni reali dei territori.
Il ruolo dei volontari nei canili e gattili
Molto spesso canili e gattili rifugio, ma anche oasi e colonie feline e centri di addestramento per cani sono realtà che sopravvivono grazie all?impegno di privati, associazioni e gruppi di cittadini, che fanno del volontariato una vocazione. Tra le esperienze positive, in tal senso, viene segnalato anche il Canile-gattile sanitario e rifugio comprensoriale della Valcamonica, a Lozio, diretto dal Consorzio forestale Pizzo Camino in collaborazione con i volontari del circolo Valle Camonica di Legambiente. Altra realtà che merita menzione, ma la aggiungiamo noi, è sicuramente il Canile rifugio di Brescia, gestito dai volontari di SoS Randagi.
Un report sulle aziende sanitarie
Sul fronte amministrativo, Legambiente ha dato le ?pagelle? anche alle amministrazioni comunali e alle aziende sanitarie, sulla base di 25 diversi indicatori. Dall?analisi dei dati ci sono due realtà bresciane premiate nel decimo Rapporto nazionale: Ats Brescia e Ats della Montagna (che comprende, oltre alla Valcamonica, anche Sondrio e Valtellina), che hanno ottenuto il primo e il secondo miglior risultato nella valutazione complessiva degli indicatori considerati, sul totale delle oltre 50 aziende sanitarie che hanno fornito dati.