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Ultras Brescia: lettera al capitano contro tessera del tifoso

Viene definita "un bancomat discriminatorio e tutt'altro che facoltativo, uno strumento inutile, almeno per i principali scopi prefissi e propagandati, pericoloso perchè ha generato equivoci e confusione"

A pochi giorni dall’inizio del campionato, i tifosi del Brescia hanno scritto una lettera indirizzata al capitano Zambelli, in cui viene ribadito il loro no alla “tessera del tifoso”, definita "bancomat discriminatorio e tutt’altro che facoltativo, uno strumento inutile, almeno per i principali scopi prefissi e propagandati, pericoloso perchè ha generato equivoci, confusione e situazioni a dir poco imbarazzanti, mal compreso e mal digerito anche dalla quasi totalità degli stessi tesserati, perverso se è vero che è riuscito a schedare più di settecentomila cittadini italiani e controproducente se è vero che gli abbonati e gli spettatori sono in forte calo, e le famiglie continuano ad allontanarsi dallo stadio nonostante la tessera fosse dedicata principalmente a loro".  

"Caro Marco", proseguono i firmatari, "anche noi avremmo voluto mantenere il diritto di poterci abbonare (purtroppo, questa opportunità ce l’hanno tolta la tessera e la miopia di alcuni dirigenti). Innanzitutto per dare un primo segnale tangibile a sostegno di quella che dovrebbe essere una causa comune. Secondariamente, perché un campionato lungo - e di per sé massacrante - come quello di serie B non diventi pesantissimo anche dal punto di vista economico, soprattutto in un periodo di crisi profonda come questo".

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