La FeralpiSalò cala il poker e stravince contro il Pavia
Vittoria sul Pavia 4-2, con i magnifici quattro che suonano le melodie giuste: Magli, Pinardi, Bracaletti e Dell'Orco. Domenica si va a Como
Il ritorno al gol di Braca. La perla di Dell’Orco. Il sole che si rispecchia in una primavera anticipata dal blu del Benaco. Una grande vittoria. FeralpiSalò-Pavia finisce 4-2. I fab four sono Magli, Pinardi, Bracaletti e Dell’Orco.
Coscienza tattica impostata nel solito 4-3-3, a rientro Fabris in posizione arretrata, e Dell’Orco agli antipodi, ritornato nella posizione di terzino sinistro. Nel primo tempo succede la maggior parte delle note da taccuino. Pavia subito arrembante e in gol, al 7’: palla persa sulla trequarti, (una costante, domenica: troppi errori banali nei disimpegni), respinta corta di Magli in area e gol di Carraro. A freddo. Che diventa caldo al 12’, quando Pinardi pennella in mezzo una parabola per Miracoli, che incorna sulla traversa.
Zampa tiene viva l’azione fino a che Magli non incorna da zero metri. Grande reazione, che porta al sorpasso. Azione fotocopia al 20’ (parabola di Pinardi per Miracoli), con “el carnero” cinturato: rigore. Dagli 11 metri “Pina” spiazza Rossi senza il bis dell’andata. A chiudere la prima frazione ci pensa Bracaletti. “Cabernet” sfrutta un’azione nata sull’asse Pinardi-Marsura, e maturata con la verticalizzazione di Miracoli chiusa dal mancino del numero 7, che non segnava dal 12 maggio (doppietta nell’ultima in casa contro il Cuneo).
Nella ripresa tanto gioco (leitmotiv: le sovrapposizioni dei terzini e gli spunti centrali di Ceccarelli), tante palle gol. Ma brividi per la rete di Ferri che sfrutta un’indecisione e riaccende l’elettrocardiogramma del match. Fino a quando Dell’Orco non decide di chiuderlo, prendendo palla sulla trequarti e, quasi come Owen contro l’Argentina ai mondiali ’98, segna un gol che cancella qualsiasi dubbio: i Leoni del Garda ci sono più che mai. Como avvisato.
