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Tennis: Grande festa a Brescia per il master nazionale del circuito fit-tpra

Nota- Questo comunicato è stato pubblicato integralmente come contributo esterno. Questo contenuto non è pertanto un articolo prodotto dalla redazione di BresciaToday

Trattare gli amatori esattamente al pari dei professionisti significa vedere Andrea Pellegrino ed Enrico Dalla Valle, due dei più interessanti giovani azzurri impegnati a Brescia nel penultimo torneo Atp Challenger del 2017 in Italia, seduti in tribuna ad attendere il loro turno per una sessione d’allenamento, perché il Campo 3 del Centro Sportivo San Filippo è occupato. Ma non da altri “pro”, bensì da Annibale Chiriaco e Marco Ruello, due dei tennisti amatoriali giunti in Lombardia da tutta Italia per le Awt Finals, il master finale del circuito Fit-Tpra.

Fra venerdì e sabato, accanto a gente del calibro di Andreas Seppi c’erano anche loro, con un tennis diverso nella forma e nella sostanza, ma con identica passione e altrettanta voglia di far bene. E pure con lo stesso hotel e gli stessi servizi a disposizione: incordatore, ristorante dei giocatori, accesso libero ai campi e auto della transportation. Una vera favola per i 35 migliori amatori del Belpaese: dal campione dell’Open maschile Daniele Ferrari, appassionato milanese che sul Campo Centrale ha mostrato un tennis solido e un rovescio che vorrebbe ricalcare quello di Novak Djokovic, alla palermitana Maria Gorgone, che a soli dodici mesi dal suo esordio nel circuito ha sbaragliato la concorrenza e che si ispira invece a Roberta Vinci. “Roberta - ha detto - è come noi amatori, alla mano, e io provo a seguirla portando in campo il mio modo di essere. E il rovescio solo in slice: un colpo all’antica”. Eppure la siciliana era in finale anche nella categoria “Next Gen”, riservata alle ultime iscritte al Fit-Tpra, ma il bis è sfumato contro la trapanese Giuseppa Monaco.

“Per essere qui - diceva quest’ultima alla vigilia dell’esordio - sono partita a notte fonda da Trapani, dormendo solo tre ore. Spero ne valga la pena”. E così è stato. Eppure quando si parla di Fit-Tpra a festeggiare non sono solo i vincitori, ma anche gli altri partecipanti, perché singolare, doppio e doppio misto sono solo una conseguenza. Prima di tutto conta esserci, divertirsi e stare insieme. “Giocare le Finals - racconta Mauro Spadolini, 40 anni da Pescara e 366 incontri all’attivo nel circuito - è un sogno che si realizza, perché erano anni che ci provavo. Prendere un aereo per andare a giocare un torneo, proprio come i professionisti, per noi amatori è una bella emozione. E poi possiamo vederli in hotel, osservarli mentre fanno colazione, fermarli per delle foto”.

Momenti da ricordare targati Brescia, dove il circuito è nato nel 2007 da un’idea di Max Fogazzi, ed è tornato col master finale per celebrare il decennale, dopo aver raggiunto traguardi da capogiro. Un esempio? Il numero degli iscritti attuali, 38.144. E il contributo più grande lo dà proprio la Lombardia, con tre città fra le sette più coinvolte d'Italia (Milano, Brescia e Bergamo). L’ennesima conferma che in Italia, quando si parla di tennis di base, la Lombardia è sempre in prima fila. FIT/TPRA AWT FINALS 2017: I RISULTATI DELLE FINALI Singolare maschile Open: Daniele Ferrari b. Vincenzo Albanesi 9-5 Singolare femminile Open: Maria Gorgone b. Annamaria De Bortoli 6-5 ritiro Singolare maschile Next Gen: Annibale Chiriaco b. Fabio Filippazzo 9-7 Singolare femminile Next Gen: Giuseppa Monaco b. Maria Gorgone 9-7 Singolare maschile Limit 65: Davide Ghione b. Domenico Pellone 9-5 Singolare maschile Limit 45: Alessandro Valente b. Marco Morganti 9-5 Doppio maschile: Savasta/Cammarata b. Pagano/Somma 9-3 Doppio misto: Savasta/Abbruscato b. Leggieri/Pagani 9-5

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