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«La cosa importante è saper reagire, anche quando tutto va male»

Rondinelle di nuovo in campo, ora la testa pensa solo al Sassuolo. Un po' di amarezza per la seconda sconfitta consecutiva, la consapevolezza di potersela giocare con tutte. La squadra si stringe intorno a Leali

“Sono convinto che il nostro sogno possa continuare, voglio farlo capire anche ai ragazzi”. Alessandro Calori trova sempre le parole giuste, anche dopo la seconda sconfitta consecutiva. Ad Ascoli è andata come andata, ora serve rialzare la testa, e subito: “Qualcosa che non va c’è sicuramente ma una piccola crisi la attraversano tutte le squadre, prima o poi. Anche se voglio precisare che sabato pomeriggio siamo stati anche un po’ sfortunati. Dobbiamo ritrovare in breve tempo la nostra compattezza, fino a quando siamo stati uniti tutte le squadre hanno faticato contro di noi”.

Certo, il 3 a 1 proprio non ci voleva, e se la corsa alla promozione non è ancora compromessa la situazione si fa giorno dopo giorno sempre più complicata. “La cosa importante è saper reagire, la forza di un gruppo è riuscire a non mollare mai. Anche quando ti gira tutto storto, ti va tutto male. Nessuno all’inizio ci ha chiesto di arrivare ai playoff, ma dato che siamo in scia, perché non continuare a inseguire un sogno?”. Un sogno che passa dal Sassuolo ma anche dal Varese, il 5 maggio prossimo, dalla trasferta di Bari e dalla penultima col Livorno.

Il calendario è quello che è, sarebbe bello poter disporre di tutti gli effettivi, Alessandro Budel compreso. Purtroppo senza Leali, che dopo la prestazione opaca di sabato vede allontanarsi di nuovo la possibilità di una maglia da titolare: perché Calori lo ha già detto, “io non do i contentini a nessuno”. Non è facile mandare giù l’amaro boccone, soprattutto se i tifosi ti fischiano. “Sentire quei cori a fine partita mi ha fatto male – ha sospirato il giovane portiere di Castiglione, visibilmente scosso al termine della gara con l’Ascoli – Erano contro di me, non sentivo di meritarmeli. Ma sono pronto a ripartire”.

A difenderlo il buon Gigi Maifredi, tra i primi a consolarlo dopo il ko marchigiano. “A Leali ho detto che questa non è più la sua realtà – spiega il ds biancoblu – Lui l’anno prossimo non sarà più del Brescia, si allenerà con Buffon, è questo il suo destino. Si cresce anche così, anche attraverso queste esperienze”.

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