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Giovedì, 28 Marzo 2024
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Antonio Filippini: «Il Brescia deve salvarsi e valorizzare i giovani»

Le risorse economiche non ci sono, la dirigenza lo ripete e i tifosi sembrano accettarlo. "Ci siamo un po' tutti illusi perché i giovani vanno subito in forma, e non tutti li conoscevano". Domani il Sassuolo

Tempi duri in casa Brescia dopo sei sconfitte in sette partite, e dopo così tanti minuti senza fare un gol. Domani pomeriggio sfida più che in possibile con il Sassuolo dei grandi numeri, secondo in classifica a -4 dalla corazzata Toro e alle prese con un momento magico sia in termini di risultati che di gioco: quattro vittorie nelle ultime cinque gare, e unico pareggio lo 0-0 con i Granata in prima posizione.

E le Rondinelle? La società si è già espressa sulla questione, l’obiettivo stagionale è ancora la salvezza, con un occhio di riguardo al bilancio. Ma nelle prime partite ci si era fatti un’idea diversa: “Cambiare in corsa non va mai bene – racconta a BresciaToday Antonio Filippini, oltre un decennio in biancoblu e 15 presenze lo scorso anno – anche se devo dire che l’obiettivo l’hanno cambiato i media e i tifosi”.

“In realtà ci siamo tutti un po’ illusi, quando invece si deve mantenere il progetto iniziale di salvarsi e valorizzare qualche giovane. La partenza sprint? I giovani vanno subito in forma, gli avversari non li conoscevano, andava tutto bene.. Poi ci si mette anche la sfortuna, le squalifiche e gli infortunati, la Nazionale..”.

“Purtroppo in Serie B non ci sono soldi, e diventa difficile costruire e mantenere una squadra competitiva. In termini economici c’è troppo divario tra Serie A e Serie B, fatta eccezione per squadre come Torino e Sampdoria, due metropoli che hanno tanti tifosi, e gli stadi sempre pieni”. Domani a Modena la prova della verità? E’ presto per dirlo, ma speriamo almeno di segnare un gol.

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