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Maltempo, Coldiretti: agricoltura in ginocchio

Il Presidente di Coldiretti Brescia Ettore Prandini: «La situazione nelle campagne è davvero critica: non solo le temperature al di sotto della media hanno determinato ovunque ritardi nelle fioriture, ma le piogge torrenziali hanno stravolto le operazioni di semina».

I meteorologi hanno detto che il mese di maggio appena trascorso è stato il più freddo degli ultimi 22 anni. Un maggio così non lo si vedeva da quando nel lontano, ma neanche tanto, 1991, sulla Valpadana si sfiorarono gli O°C e al Sud le temperature scesero sotto i 5°C persino sulle città costiere con Trapani che registrò i 4°C. Questo inaspettato cattivo tempo non ha solamente distrutto i nostri progetti dei primi bagni della stagione, ma ha gravemente danneggiato soprattutto l’agricoltura.


 

«E’ sempre più evidente – interviene il Presidente di Coldiretti Brescia Ettore Prandini in una nota - come la straordinaria ondata di maltempo che sta tutt’ora colpendo il nord Italia e la nostra provincia stia incidendo in modo pesante sulle coltivazioni dei nostri terreni, causando perdite generalizzate sui raccolti futuri e ingenti danni alle imprese agricole, ormai stimabili in decine e decine di milioni di euro. La situazione nelle campagne è davvero critica: non solo le temperature al di sotto della media hanno determinato ovunque ritardi nelle fioriture, ma le piogge torrenziali hanno stravolto le operazioni di semina».


 

Non c’è raccolto che non sia stato compresso, si legge sempre nel comunicato: dal mais alla soia, dalla frutta alla verdura, dal pomodoro all’orzo fino al fieno. «Per tutti questi elementi – conclude Ettore Prandini – come Coldiretti abbiamo già richiesto ai competenti enti (dalla Provincia, alla Regione e al Ministero) provvedimenti urgenti e concreti a supporto delle imprese agricole danneggiate».


 

Ma è tutta la Lombardia a risentirne: dice ancora Coldiretti, le perdite sono stimate fra il 30 e il 50% in tutto il settore agricolo: la semina del mais è in ritardo di quasi due mesi, con stime di diminuzione delle rese dal 30 al 50%, la semina della barbabietola da zucchero non è neppure cominciata ed è stato perso l’intero primo sfalcio di foraggio, quello che garantisce il 50% del prodotto alla stalle. Drammatica la situazione dei pomodori da industria, dove ci si attende un calo delle rese fra il 30 e il 35% e gravi perdite anche per il comparto dell’ortofrutta. Anche il riso sta subendo una diminuzione di circa il 30%, insieme all’orzo, frumento e triticale. E il cattivo tempo continuerà a caratterizzare anche i prossimi giorni. 

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