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Migliori pizzerie d'Italia, tre sono bresciane: "Un'esperienza culinaria unica"

Il bresciano (d'adozione) Franco Pepe al primo posto ex aequo nella Top 50 delle migliori pizzerie d'Italia: in classifica tre locali della nostra provincia

E' una guida nata da poco, alla sua seconda edizione, ma che si è già guadagnata il plauso dei cultori del settore, italiani e internazionali: parliamo di Top 50 Pizza, la guida alle migliori pizzerie d'Italia (ma anche d'Europa e del mondo) che quest'anno incorona Franco Pepe, bresciano d'adozione (lavora anche in Franciacorta, alla Filiale dell'Albereta di Erbusco, già incoronata come miglior pizzeria gourmet nostrana) e la sua Pepe in Grani di Caiazzo, provincia di Caserta, a pari merito con la pizzeria I Masanielli di Francesco Martucci, anche lui casertano.

Come da programma, insomma, la Campania si conferma la terra migliore per i produttori di pizze di qualità, là dove tutto ebbe origine ormai un paio di secoli fa: ma nella Top 50 (anche se poi è una Top 100) non mancano locali lombardi, e ovviamente bresciani, con altre due citazioni oltre alla Filiale di Franco Pepe.

I bresciani in classifica

Il chiosco de La Filiale si piazza primo nella graduatoria bresciana, come già aveva decretato il Gambero Rosso: nella classifica di Top 50 Pizza il ristorante di Franco Pepe è al cinquantunesimo posto. Seguono altre due grandi pizzerie della tradizione nostrana: l'immancabile Sirani di Bagnolo Mella, di Nerio Beghi, al sessantatreesimo posto, e la più recente La Cascina dei Sapori di Rezzato, di Antonio Pappalardo.

La Filiale

Ha aperto da meno di due anni ma si è già meritata riconoscimenti da ogni dove: stiamo parlando de La Filiale all'Albereta di Erbusco, definito come un “chiosco” ma in grado di offrire “un'esperienza culinaria unica”. Il pizzaiolo chef è Franco Pepe: le sue pizze “alla maniera” hanno impasto fatto a mano (e leggerissimo, gli ingredienti invece “narrano ciascuno una storia tutta da scoprire”. Il menu varia dai 10 euro della Marinara classica fino ai 20 euro della Mangiabufalo, con bresaola di bufalo, o della Grana, pepe e fantasia con crema di Grana, scamorza di bufala e tuorlo d'uovo, oppure la Curtefranca, con dedica alla Franciacorta, pancetta steccata affumita e battuta di broccoli e pistacchio.

Sirani

Per anni la regina indiscussa del territorio bresciano, adesso (sia per il Gambero che per Top 50 Pizza) è al secondo posto in graduatoria. Poco male: per gli appassionati Sirani di Bagnolo Mella rimane un punto di riferimento indissolubile nel panorama gastronomico bresciano, e non solo. Certo la qualità si paga: quindi, una volta seduti al tavolo, non dovrete pensare troppo al portafoglio. Ma il menu ha pochi rivali in Italia: ci sono pizze con gamberoni marinati (37 euro) o al baccalà con verza e patate in umido (28 euro), e ancora Confusa e felice con scampi abbrustoliti nel bacon, la Patanegra con jamòn iberico invecchiato 5 anni, la pizza dell'Indeciso con gamberi, astice, patanegra e verdure di stagione.

La Cascina dei Sapori

Da un'idea del giovane chef Antonio Pappalardo, La Cascina dei Sapori di Rezzato si è guadagnata in tempi rapidi un posto d'onore tra le migliori pizzerie bresciane. Il menu è in continuo aggiornamento, e prevede varie tipologie di pizze: la degustazione, servita tagliata in 8 spicchi, oppure la tonda, forma classica, sottile al centro e cornicione ben pronunciato. Ma non manca nemmeno il trancio alla romana, molto croccante e servito in quattro tranci quadrati. Direttamente dal menu degustazione segnaliamo la pizza con crudo di gambero rosso, finocchio e burrata (28 euro), ceviche di ricciola con mango e puntarelle (25 euro), agnello norvegese, cicoria e vermouth (25 euro) o le più classiche crudo e burrata, cipolla caramellata e taleggio, fiordilatte e pomodoro.

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