I 104 anni di Giuio Comini a Mezzane di Calvisano
Festa grande a Mezzane, frazione di Calvisano, per nonno Giulio Comini. Martedì 7 novembre raggiunge il traguardo dei 104 anni. Figlio unico in una famiglia di contadini, resta orfano a due anni, quando il padre Luigi Comini muore in combattimento, sul San Michele del Carso nella prima guerra mondiale, il 24 Ottobre 1915. Una lunga vita, raggiunta in salute e con una viva presenza mentale, ogni giorno storia di ricordi, sereni e saggi in questi ultimi anni. Anche in questi giorni tutto arzillo, dimentico dei suoi quasi 104 anni, è impegnato quasi tutto il giorno, tranne la pennichella del pomeriggio, a costruire trappole per i topi, che ancora imperversano in cantina e non solo.
L’attività artigiana di vario genere è sempre stato il suo lavoro, accanto a quello contadino. Tutta la vita ha lavorato come contadino, sostenendo la famiglia con pochi ettari. "Il contadino …tutto fare" realtà abituale in passato per gli anziani del mondo contadino. Ogni mobile, suppellettile, arnese del lavoro, come elettricista, meccanico o falegname portava il suo nome. Anni difficili in passato, quando fin da ragazzo, ha lavorato nei campi aiutando il nonno Virgilio e la mamma Maria Zorzetti. Dolorosi quando più volte venne chiamato alle armi in tempo di guerra dal 1939 al 16 settembre del 1943. Sposato con la visanese Lucia Panizza è vedovo dal 1993. Due i figli Luigi e Maria Agostina, dai loro matrimoni con Luciana e Marino, sono nati Mauro e Lorenzo, Samuele e Isaia.
Sono arrivata negli ultimi otto anni i pronipoti Gioele, Mascia, Luca, Cristiana e ultimamente Caterina. Fino ad un paio a poco tempo fa ha accudito e dato da mangiare alle galline, verificato la verdura nell'orto, affilato coltelli e forbici, riparato la foratura della bicicletta, costruire trappole per topi. Mentre non manca l'informarsi come la lettura dei giornali, quotidiani o riviste, o attraverso la televisione, in particolare i dibattiti politici, sui quali non mancano i suoi raffinati commenti.