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Cappello in testa e zaino in spalla, 100 chilometri a piedi per la tutela dell'ambiente

Il lungo viaggio di Mirko Savi, metalmeccanico di 29 anni: partito il 1 gennaio è arrivato domenica sul lago d'Idro, dopo quasi 100 chilometri

Barba lunga e cappello in testa, zaino in spalle e scarpe comode: Mirko Savi è arrivato a Idro dopo cinque giorni di cammino, costeggiando l'asta del Chiese dal Mantovano fino all'Eridio. “L'ho fatto per difendere il nostro fiume, quello dove i nostri avi hanno deciso di abitare, per contestare il progetto del nuovo depuratore deciso dai soliti che pensano ai soldi, e non alle persone”: è questo quanto ha raccontato il 29enne di Casalromano, di professione metalmeccanico, partito dalla foce del fiume Chiese il 1 gennaio scorso.

Lungo il suo cammino (quasi un piccolo cammino di Santiago, in salsa bresciana) ha incontrato sindaci e associazioni, comitati e cittadini: si è fatto ospitare, notte dopo notte, da persone contattate via Facebook e che avevano dato la loro disponibilità. “Grazie con il cuore a chi mi ha dato ospitalità, e a chi ho incontrato lungo il percorso – scrive Mirko su Facebook – Questa è la fine di questa prima esperienza, ma è l'inizio di qualcosa di più grande. La difesa del nostro territorio passa anche attraverso questi messaggi”.

Il percorso di Mirko

Ripercorrendo a ritroso tutte le tappe del suo viaggio, Savi è partito da Bizzolano, una località al confine tra Acquanegra sul Chiese e Canneto sull'Oglio, in provincia di Mantova. Dopo 15 chilometri ha raggiunto Casalmoro: qui è stato ospite di una famiglia contattata via Facebook. Poi è ripartito, per la sua tappa più lunga: 27 chilometri lungo il fiume fino a raggiungere Calcinatello, dopo aver attraversato anche Montichiari.

Qui ha incontrato Carmine Piccolo e il comitato di salute pubblica “Una corsa per la vita”, e successivamente il comitato Basta Odori di Calcinato: per la notte è stato ospitato dall'attivista Valter Bellandi. Di nuovo in cammino, per la terza tappa: Savi ha percorso altri 20 chilometri per arrivare a Gavardo, dopo aver attraversato Bedizzole e la Gavardina passando per Prevalle.

Tra Gavardo e Muscoline ha incontrato i sindaci Davide Comaglio e Giovanni Benedetti, e i rappresentanti di associazioni ambientaliste come Gaia e Muscolin&Ambiente. Ripartito alle 7 del mattino, per la quarta tappa ha raggiunto Nozza di Vestone: in tutto 24 chilometri attraversando Villanuova, Tormini, Roé Volciano, Sabbio Chiese e Barghe. Quinta e ultima tappa, fino a Idro: qui, oltre ai rappresentanti del Tavolo delle associazioni del Chiese, ha incontrato anche il sindaco Aldo Armani.

Di nuovo in cammino, la prossima estate

“Adesso c'è troppa neve, e poi devo prendere le ferie”, sorride Mirko Savi, che annuncia un nuovo e lungo cammino per la prossima estate: per completare l'intero percorso del fiume Chiese raggiungerà la Val di Fumo fino al Trentino, altri 60 chilometri in viaggio, rigorosamente a piedi, per lanciare un nuovo messaggio di tutela dell'ambiente e del territorio. “Non sono qui per parlare con i politici – chiosa Savi – ma con la gente e i cittadini. Lungo il Chiese siamo tutti fratelli di fiume: dobbiamo imparare a conoscerlo, a difenderlo, ad amarlo”.

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