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Lockdown e quarantena, niente più clienti: le escort chiedono aiuto all’Inps

Sono quasi 1.500 in tutta la provincia di Brescia le escort censite da Escort Advisor: più di una su dieci avrebbe già fatto richiesta all’Inps per i 600 euro di sussidio

Sono quasi 1.500 in tutta la provincia di Brescia le escort censite dal portale di appuntamenti Escort Advisor: di queste più di una su dieci sarebbe disposta a fare richiesta all’Inps dei 600 euro a supporto dei lavoratori autonomi che a causa del lockdown e dell’emergenza Coronavirus hanno perso fatturato e clienti. Questo è quanto emerge dal sondaggio in merito alla possibilità di richiedere il sussidio all’Inps (o qualsiasi altra forma di aiuto ed enti e associazioni) fatto proprio da Escort Advisor tra le escort professioniste.

Nel dettaglio, il 12% ha immediatamente provato a chiedere aiuto per riuscire a sopravvivere, mentre il 14% non esclude che debba chiedere aiuto a partire dal prossimo mese: il 28% riferisce che se la crisi dovesse durare pochi mesi potrebbe cavarsela e solo il 46% (meno di una su due) ha detto che assolutamente non farà richiesta all’Inps o ad altri enti perché non ne ha bisogno.

In Italia 120mila escort lavorano online

La crisi del settore era inevitabile: le ultime recensioni su Escort Advisor (che permette di dare un voto e di raccontare l’esperienza dopo aver consumato i rapporti, come fossero alberghi o ristoranti) risalgono alla metà o alla fine del mese scorso, quindi prima del lockdown. Ci sono rari casi di recensioni più recenti, ma riferite in realtà a prestazioni avute in passato.

Per rispondere alla carenza di clienti anche tra le escort c’è chi ha dovuto adottare lo smart working, iniziando a offrire videochiamate erotiche ai propri clienti. “Durante l’anno in media lavorano 120mila escort online in Italia – fa sapere ancora Escort Advisor – praticamente più dei 105mila pizzaioli presenti sulla penisola. E il danno è ancora maggiore se si pensa che i mesi più redditizi per il settore sono mediamente aprile, maggio e ottobre”.

L’appello di Chiara: "Abbiamo bisogno di aiuto"

Tra le località più colpite in provincia di Brescia c’è sicuramente il lago di Garda, e in particolare a Desenzano, considerata la capitale bresciana delle squllo di lusso: qui, a fronte di una novantina di escort presenti sul portale, si stima che in realtà possano essere fino a tre volte di più (circa 250). “Ci sono ragazze che stanno affrontando problemi enormi – spiega Chiara, portavoce del servizio videochat di Escort Advisor – Le colleghe straniere cercano di tornare a casa, le italiane cercano di arrotondare dando fondo ai loro risparmi. Ci sono ragazze che non hanno al di là della loro attività di escort: non avendo alternative si stanno rivolgendo ad associazioni come la Caritas. Le più fortunate hanno clienti affezionati che le supportano economicamente a distanza. Tutte si meriterebbero un aiuto più concreto visto l’impegno che mettono quotidianamente nelle loro attività”. 
 

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