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Lombardia, Maroni: "Sciopero fiscale? Legittima difesa"

Il governatore difende la "minaccia" del suo collega veneto Luca Zaia: "Se si applicasse il nostro modello di spesa, l'Italia risparmierebbe 20 miliardi di euro"

Lo sciopero fiscale? "Legittima difesa". Così Roberto Maroni, presidente della regione Lombardia, intervistato da Alessandro Milan su Radio 24. Alla domanda se fosse d'accordo con il suo collega Luca Zaia, presidente del Veneto, che aveva affermato che se avesse detto ai veneti di non pagare le tasse, questi lo avrebbero seguito, Maroni ha risposto che non è necessario arrivare a tanto.

E tuttavia lo sciopero fiscale non è "una minaccia ma una legittima difesa", ha precisato il governatore lombardo, "perché occorre ridurre gli sprechi senza continuare a colpire le regioni virtuose come Lombardia e Veneto: la Lombardia ha 10 milioni di abitanti e 3 mila dipendenti regionali, con cui fa tutto. La Sicilia ha la metà degli abitanti e 30 mila dipendenti regionali".

"Se si applicasse il nostro modello di spesa con i costi standard", ha continuato Maroni, "l'Italia risparmierebbe venti miliardi di euro". Sullo sciopero fiscale, Maroni ha rassicurato che i cittadini non avranno nulla da temere: "Stiamo studiando - ha affermato - un meccanismo che non chiami in causa la responsabilità dei singoli". Ma non ha voluto precisare di che meccanismo si tratti.

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