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Urago d’Oglio, un «gran casino» in giunta. E il sindaco non parla

Alle dimissioni rumorose del presidente del Consiglio Comunale Matteo Brignoli ancora nessuna risposta ufficiale da parte del sindaco Antonella Podavitte. Polemica esplosa su temi come il polo scolastico e la viabilità

La rumorosa uscita di scena di Matteo Brignoli, presidente del Consiglio Comunale di Urago d’Oglio, ha scosso e non poco l’ambiente politico del piccolo Comune bresciano (poco più di 4mila abitanti), lasciando a bocca aperta osservatori e amministratori. Proprio quel Brignoli per molto tempo ha difeso a spada tratta l’operato della giunta capitanata da Antonella Podavitte, e che invece un paio di settimane fa ha sbattuto forte la porta, consegnando le proprio dimissioni.

“Ho fatto scudo alla giunta per senso del dovere e di responsabilità – ha dichiarato al Giornale di Brescia – ma la misura era ormai colma da tempo. Il programma elettorale e poi amministrativo si è ridotto a carta straccia per volere del sindaco e dell’assessore al Bilancio”. Temi caldi e scottanti, quello del polo scolastico, progetto abbandonato, e il rinvio a tempo indeterminato della riorganizzazione della viabilità, oltre alla questione del cimitero su cui, sottolinea ancora Brignoli, “come Lega Nord ci siamo sempre opposti”.

Nessuna replica ufficiale da parte del primo cittadino. Facile contattare la segreteria, difficile avere una risposta. Come sempre sarà il tempo a dilatare la discordia, e magari a rimarginare le ferite.

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