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Giovedì, 28 Marzo 2024
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Opere d’arte distrutte dall’Isis: drappo nero in Santa Giulia

Il 15 maggio drappo nero sui monumenti UNESCO italiani: lutto per la distruzione del patrimonio storico in medio oriente

BRESCIA. La giunta Del Bono e la Fondazione Brescia Musei hanno deciso di aderire alla campagna “Unite4heritage”, avviata dall’UNESCO contro la brutale distruzione di beni storico-culturali in Medio Oriente, molti dei quali iscritti nella World Heritage List, ad opera delle falangi armate dell’Isis.

Per tutta la giornata del 15 maggio, un drappo nero cingerà le più significative ed emblematiche vestigia del Patrimonio Unesco italiano, a testimonianza dello sconcerto di fronte a questi avvenimenti.

“La volontà crudele di cancellare la storia di un popolo, nel folle tentativo di riscriverla a proprio piacimento, è comparabile all’annientamento di quello stesso popolo”, commenta Laura Castelletti, vicesindaco e assessore alla Cultura di Brescia. “A pochi giorni dalla conclusione di lunghi e appassionati lavori che hanno consentito di riconsegnare alla città e ai suoi abitanti presenti e futuri un’area archeologica che racchiude oltre duemila anni di storia, il nostro sdegno per la distruzione perpetrata in Medio Oriente è ancora più forte”.  

Un drappo è stato esposto sul Monastero di San Salvatore - Santa Giulia, oggi Museo della città iscritto con l’area archeologica del Capitolium nella lista dell’UNESCO con il sito “I Longobardi in Italia. I Luoghi del potere (568-774 d.C.)”, a manifestazione del cordoglio per le vittime civili e dello sdegno della comunità internazionale di fronte a questa incivile e insensata barbarie.

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