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Non sa leggere in italiano, il sindaco gli nega la cittadinanza

Succede a Trenzano, dove ad un marocchino (in Italia da 20 anni) viene negata la cittadinanza da parte del sindaco Andrea Bianchi perché non sa leggere in italiano. Rimandato di un mese, ci riproverà dopo aver studiato

Cittadino italiano solo se sai leggere in italiano. Il monito del sindaco di Trenzano Andrea Bianchi, che ha rimandato di un mese la cerimonia di ‘consegna’ della cittadinanza italiana ad un marocchino nel Belpaese da più di 20 anni, sposato e babbo di tre figlie.

Niente razzismo, spiega il sindaco, quanto una scelta dovuta, nel rispetto della legge e della storia. Il 17 dicembre scorso infatti il ‘candidato’ alla cittadinanza non è stato in grado di leggere, in italiano, il giuramento di fedeltà alla Costituzione. E quindi è stato ‘bocciato’.

Tornato a casa per studiare, ci riproverà tra pochi giorni: e siamo sicuri che sarà la volta buona. Non sono mancate comunque le polemiche, con tanto di richiamo all’ordine da parte della Prefettura di Brescia. Ma il sindaco non si schioda.

“La cittadinanza è importante – ha raccontato ai giornali – Non possiamo certo regalarla come fosse l’iscrizione a qualche club. Diventare italiani è davvero qualcosa di serio”. Imparare la lingua del Paese in cui si vive è importante: per comprendere il mondo che ci circonda, per integrarsi. Ma pure per alzare la voce, ogni tanto. Ma è importante anche ricordare che il sindaco di Trenzano, che si definisce un indipendente di centrodestra, lo scorso settembre è stato cortese ospite di un'assemblea di Forza Nuova.

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