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Politica Piazza della Vittoria

«Brescia non si Lega»: più di cinquemila "Sardine" in piazza

Tantissimi bresciani hanno partecipato al primo evento pubblico del movimento delle "sardine". Tra loro anche sindaco e vicesindaco della città

Una piazza colorata, pacifica, democratica, fieramente antifascista: ha ampiamente soddisfatto le aspettative dei portavoce locali il primo evento pubblico bresciano del movimento delle "Sardine". Datisi appuntamento in piazza Vittoria alle 18 di ieri, in centro sono giunti fin dalle 17 cittadini da tutta la provincia. Come da richiesta degli organizzatori, nessuno ha portato bandiere o simboli di partito, ma solo eventualmente manifesti, pupazzi o sagome a forma di pesce.

Difficile avere un dato preciso circa le presenze effettive, sulla stampa si va dai più cauti che indicano 3 mila persone, ai 6 mila di Repubblica, fino agli 8 mila ipotizzati dal dorso bresciano del Corriere della Sera. Il dato effettivo dovrebbe aggirarsi attorno alle 5 mila presenze, come comunicato dalla Questura. Tra queste, anche sindaco, Emilio Del Bono, e vicesindaco, Laura Castelletti, della città, assieme ad alcuni membri di Giunta e Consiglio. 

Nessun nemico dichiarato, da parte degli organizzatori, ma è inutile negare che uno dei principali obiettivi per molti dei presenti fosse Matteo Salvini: nella folla erano diversi i cartelli con la scritta «Brescia non si Lega». Una delegazione di "Sardine" ha deposto un mazzo di fiori alla base della stele dei caduti di piazza Loggia. Prima della fine del raduno c'è stato il tempo per ascoltare il messaggio audio della senatrice Liliana Segre, cantare l'Inno d'Italia, e poi "Bella ciao".

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