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Mercoledì, 24 Aprile 2024
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La tassa di soggiorno a Salò. E i turisti non se ne accorgono

In accordo con il Comune tutti gli albergatori aderenti al Consorzio Riviera del Garda si faranno carico del balzello previsto da aprile a settembre. Da 50 a 30 centesimi al giorno: l'ultima parola al Consiglio Comunale

Tanti incontri, tanti confronti e anche qualche discussione, e alla fine il tanto sospirato accordo finale. Anche a Salò dalla prossima primavera si applicherà la tassa (o imposta) di soggiorno, ma con modalità differenti rispetto alle altre realtà gardesane. Un tariffario particolare, appositamente studiato e appositamente concordato, e una piccola novità che potrebbe essere un esempio da seguire. Saranno infatti gli albergatori stessi a pagare il balzello che sarebbe dovuto essere a carico del turista: 50 centesimi per gli alberghi a 4 o 5 stelle, 40 centesimi per i 3 stelle, 30 centesimi per tutte le altre strutture ricettive di tipo alberghiero.

“Abbiamo già definito l’ammontare dell’imposta, abbiamo già trovato un accordo – racconta a BresciaToday il primo cittadino Barbara Botti – Anche gli albergatori hanno compreso le nostre esigenze, e abbiamo voluto concordare su ogni punto, anche limitando la somma, in modo che chi vorrà potrà pagare di propria mano l’imposta. E gli aderenti al CARG sono tutti concordi, la pagheranno loro”. Il CARG è il Consorzio Alberghi della Riviera del Garda, a cui aderisce la maggioranza degli albergatori di Salò e di Gardone.

A Salò ne mancano forse due o tre: “Non sappiamo ancora cosa faranno i pochissimi albergatori non aderenti al CARG, ovviamente la scelta di pagare la tassa al posto dei turisti non possiamo certo imporla. Ma questa rimane un’imposta, è la nostra tassa di soggiorno, e come tale va pagata”. Forse gli albergatori del CARG hanno voluto agire con lungimiranza, con una visione d’insieme funzionale allo sviluppo del turismo della città di Salò.

“Il percorso non è durato mezzora, questo è chiaro – continua il sindaco Botti – ci abbiamo ragionato parecchio. Ma alla fine tutti si sono resi conto che questo denaro sarà comunque speso nell’interesse della comunità, tutti soldi che saranno versati nelle casse della Pro Loco, e che verranno utilizzati per organizzare e promuovere eventi e iniziative che interesseranno sopratutto gli albergatori. Tra l’altro alcuni di loro fanno parte del consiglio direttivo della stessa Pro Loco, e dunque potranno vantare una sorta di gestione quasi diretta”.

Un’imposta che verrà applicata da Pasqua e fino alla fine della stagione turistica standard, gli ultimi giorni di settembre. Proiezioni ancora non se ne fanno, ma per il 2012 si dovrebbero recuperare almeno 50mila euro. Ma non c’è ancora nulla di definitivo, l’ultima parola come sempre spetta al verdetto del Consiglio Comunale. E i campeggi? Nessun problema, a Salò non ce ne sono.

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