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Brescia: lavoratori e studenti riempiono le piazze del Primo Maggio

Più di 4000 persone anche a Brescia per il grande corteo del Primo Maggio: “Giornata di festa e di lotta”. La cronaca di una bella giornata

L'antidoto al razzismo, nelle piazze piene del Primo Maggio bresciano: una folla coloratissima, plurigenerazionale e multietnica, lavoratori e studenti, operai e ingegneri, tutti in fila, ordinati e precisi, per lasciare un altro segno importante, una testimonianza nel giorno che celebra la giornata del lavoro in tutto il mondo, a 133 anni dalla rivolta di Haymarket, a Chicago, quando anche nella “democratica” America la lotta operaia venne repressa nel sangue.

Quasi 5000 persone

A Brescia mercoledì in corteo di sicuro erano più di 4000, forse oltre 5000 nei momenti di massima affluenza: complice la bella giornata di sole, certo, ma su tutto il lungo lavoro di organizzazione e di preparazione alla manifestazione. Come sempre il lungo serpentone è partito da Piazza Garibaldi, attraversando le vie e le strade del centro cittadino: tre gli spezzoni storici del corteo, i sindacati di Cgil, Cisl e Uil e il loro comizio in Piazza Loggia, lavoratori e studenti dei Circoli operai di Lotta Comunista, anche quest'anno arrivati in Piazza Mercato, infine il gruppo della sinistra antagonista, che ha concluso la marcia in Largo Formentone.

I temi del Primo Maggio

Sono tanti i temi trattati (e sentiti) nei comizi mattutini. Si parla del “lavoro povero”, del “lavoro frantumato”, ci dice Silvia Spera, segretaria provinciale della Cgil: “In questo anche il nostro attacco al Governo, alla svalorizzazione del lavoro e al precariato. Quella di oggi anche a Brescia è una grande giornata, per i lavoratori e non solo, per tutti quelli che hanno un'idea diversa dell'Italia e dell'Europa. Al centro ci devono stare le persone, i diritti umani, nessuno deve essere escluso, mai”.

Mentre il corteo prosegue la sua marcia, dai megafoni di Lotta Comunista si parla del Primo Maggio, “una giornata conquistata con la lotta, e celebrata in tutto il mondo al di là delle divisioni nazionali o religiose”: occasione importante per testare il grado di organizzazione dei salariati, “che oggi sono i due terzi della popolazione mondiale, in un mondo dove si torna a parlare di guerra, un ciclo di inedite tensioni, il riarmo della Cina, potenza imperialista, che spinge tutti i Paesi ad armarsi, nella prospettiva di conflitti ancora più distruttivi delle due guerre mondiali”.

Brescia: più di 4000 persone al corteo del Primo Maggio

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