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La maggioranza si spacca, terremoto in Comune: il vicesindaco si dimette

Colpo di scena, il vicesindaco annuncia le sue dimissioni: “Ora ci aspetta una nuova sfida per il prossimo anno, visto che andremo a nuove elezioni”

Il guanto di sfida (a quanto pare elettorale) è lanciato: il vicesindaco di Marone Livio Camplani ha rassegnato le sue dimissioni. Rimarrà comunque in consiglio comunale, e comunque in maggioranza: ma soprattutto non avrà più deleghe. L'istruzione passa infatti al sindaco Alessio Rinaldi, il bilancio a Mauro Zanotti, la cultura a Daniela Tessadrelli, il ruolo di vicesindaco (e la delega al turismo) a Enrica Bontempi.

Spaccatura in giunta, per non dire terremoto: sarebbero diversi i motivi – dai temi urbanistici sulla posizione del frantoio all'ultima collaborazione con i profughi di Zone – che avrebbero scatenato il passo indietro di Camplani.

“Grazie a tutti quelli che hanno creduto in me – scrive l'ex vicesindaco su Facebook –. Credo di aver dato in questi quattro anni il mio contributo per il bene della comunità di Marone”. E ancora: “Ora ci aspetta una nuova sfida per il prossimo anno, visto che andremo a nuove elezioni”.

Parole da cui emerge una questione politica, e l'interrogativo è d'obbligo: che sia questo il guanto di sfida di Camplani, militante di Forza Italia, al sindaco Rinaldi che invece è leghista? Fosse così, niente di strano. A livello nazionale infatti la Lega è al governo, Forza Italia all'opposizione.

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