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«Bastardi senza gloria»: la Lega attacca, il Magazzino risponde

Botta e risposta tra Lega Nord e Magazzino 47 a seguito della doppia aggressione avvenuta in pieno centro a Brescia: dodici denunciati per i leghisti "protetti dai centri sociali". La replica: "Siete voi a seminare odio"

Per la Lega Nord si tratta del “secondo attacco squadrista”, quello perpetrato ai danni del segretario cittadino Paolo Sabbadini, “insultato e picchiato con calci e pugni, mandato in ospedale solo per il gatto di essere leghista”. Un paio di giorni prima era stato ‘assalito’ il gazebo allestito al confine con il quartiere del Carmine: “Il clima è preoccupante – spiegano – si tratta di una vera e propria escalation di violenza che ha come vittime i rappresentanti della Lega bresciana”.

Sul tema anche il consigliere regionale Fabio Rolfi, che ha descritto Brescia come “una città dal clima anni ’70, inaccettabile” e non ha escluso la possibilità che, in caso di necessità, “cominceremo a difenderci da soli”. Per la doppia vicenda intanto sono già 12 i denunciati: “Soggetti che gravitano negli ambienti dell’area antagonista, in poche parole anarchici o comunisti”.

E ce n’è anche per il sindaco Emilio Del Bono: “E’ stato apertamente sostenuto dall’estrema sinistra, è stato ospite d’onore in una serata della Festa di Radio Onda d’Urto”. Pronta la replica dei rappresentanti del Magazzino 47, il centro sociale autogestito di Via Industriale a Brescia: “Rispondiamo solo perché ci hanno tirato in ballo – spiega Umberto Gobbi di Radio Onda d’Urto – ma è la Lega che dovrebbe interrogarsi sul perché riceva segnali di ostilità”.

Nessuna protezione e nessun ‘tifo’ per il sindaco Del Bono, perché “i movimenti, per loro stessa natura, sono rappresentati solo da loro stessi. Siamo qui dal 1985, e in tanti anni abbiamo saputo radicarci nella società senza nessun tipo di agevolazione”. Alla parte ‘teorica’ anche la risposta ‘pratica’, “contro ogni ipocrisia”.

“Voglio citare due episodi che parlano chiaro su chi semina odio – conclude Gobbi – il gruppo ‘Brescia odia Umberto Gobbi’ a cui anche Fabio Rolfi è iscritto, e un video in cui Mario Borghezio, con Rolfi a fianco sul palco, attacca gli attivisti del Magazzino”. E che dice Borghezio? “Non serve la polizia, li sfrattiamo noi. Ci pensiamo noi a fare pulizia delle loro facce di merda”.

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