Kyenge a Bergamo, applausi e contestazione 'aerea' leghista
Aereo con striscione 'Stop Clandestini', lei cita Giovanni XXIII: "Il papa buono, e sicuramente nel cuore di Bergamo c'è anche questo"
Tanti applausi, dai promotori della piena integrazione degli immigrati e dal centrosinistra. E una piccola protesta, dalla Lega, che ha anche fatto volare un aereo con lo striscione 'Stop ai clandestini' ed è stata a sua volta contestata.
Bergamo, terra di voti 'padani', non si è mostrata così ostile al ministro dell'Integrazione, Cecile Kyenge, che per la prima volta si è spinta qui a parlare dei suoi obiettivi per l'immigrazione, in una tappa della Carovana dello ius migranti. Certo l'argomento, specie con la crisi economica, continua a dividere.
Se dunque, al suo arrivo in Prefettura, il ministro è stato accolto dagli applausi di un centinaio fra passanti e soprattutto esponenti di centrosinistra che scandivano slogan contro la Bossi-Fini ("siamo tutti clandestini"), arrivando all'Università di Bergamo per un dibattito pubblico, si è vista davanti una quindicina di giovani militanti leghisti.
"Siamo qua per parlare con il ministro per capire qual è la sua politica e chiediamo che venga fatta una immigrazione corretta", ha spiegato ai giornalisti Toni Iwobi, assessore del Carroccio a Spirano, di origini nigeriane, che i leghisti portano come modello di "vera" integrazione. Manifestazione pacifica per dire no allo ius soli e sì al reato di clandestinità, anche se il drappello 'padano' si presentato con magliette provocatorie ("Ministro, mi puoi aiutare? Voglio la cittadinanza padana" o "Iwobi con i padani, Kyenge con i clandestini").
E' stato quando il ministro ha tirato dritto senza fermarsi a parlare con loro, anche se ieri ha concesso un'intervista a La Padania, che i leghisti hanno alzato i toni: a sovrastare le loro parole, gli applausi degli altri presenti e di qualche studente alla finestra. "Non ho nessun problema con la Lega, ogni persona ha il diritto di manifestare la propria opinione e la rispetto", ha risposto la Kyenge ai giornalisti.
Cecile, il Ministro arriva dal Congo:
attacca la Lega, Balotelli la difende
Quanto alla richiesta dei militanti del Carroccio, "io non rifiuto mai un incontro a nessuno: deve essere nel luogo istituzionale e nel rispetto degli impegni". E al presidente della Provincia di Bergamo, il leghista Ettore Pirovano, che aveva detto alla stampa locale di non essere stato invitato in prefettura, ha risposto: "Sono semplicemente andata nella casa del governo".
Poi è rimasta seduta in sala per due ore a raccogliere le testimonianze degli immigrati e di chi li assiste. "Bergamo è la città di papa Giovanni XXIII, il papa buono, e sicuramente nel cuore di Bergamo c'è anche questo", ha concluso la Kyenge. Ma i leghisti non l'hanno sentita. Si erano seduti nelle ultime file ma se ne sono andati presto.