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Labolani: “Il Parco delle Cave non esiste. Vedremo nel 2013”

Intervista a tutto campo all'Assessore comunale: dal nido del Cavaliere d'Italia alle elezioni comunali del 2013, dalla difesa dell'ambiente al futuro del centrodestra nazionale: "Credo molto in Alfano, Maroni e Casini"

“Io sono felice che andiamo verso il 2013, così andremo a votare, e questi comitati che sbandierano le liste civiche si presenteranno e vedremo poi quanto conteranno sul territorio in termini di voti”. Esordisce così Mario Labolani, Assessore al Centro Storico, ai Lavori Pubblici e al Verde del Comune di Brescia, che risponde alla piccola manifestazione che ha movimentato la mattinata della ‘giunta nei quartieri’ lo scorso sabato mattina al teatro della chiesa di Buffalora: “Tutte queste liste civiche prima dovranno presentarsi e raccogliere le relative firme, ma questa volta non succederà come gli anni precedenti, con firme che arrivano a decine, e a casaccio. Questa volta saranno controllate una a una, poi vedremo quante saranno queste civiche”. All’ordine del giorno anche il Parco delle Cave tra San Polo e Buffalora, e il nido del Cavaliere d’Italia che potrebbe bloccare (o almeno modificare) i progetti già presentati come la cittadella dello sport.

“Sulla questione del Cavaliere d’Italia – ci spiega Labolani – c’è stata una bellissima risposta su un blog, in cui si diceva che esiste una situazione analoga a Bagnolo, eppure nessuno ha intenzione di tenere bloccati milioni di metri quadri solo per un uccello. Siamo ovviamente favorevoli all’ambiente, lo abbiamo già dimostrato, anche aprendo un nuovo canile a Brescia, nella zona di via Girelli. La parola ambiente, la difesa dell’ambiente e delle persone non ha un colore politico, tutti abbiamo a cuore la salute delle persone perché tutti, anche quelli che votano centrodestra o chi fa l’assessore respirano la stessa aria che respirano gli altri”. Una risposta all’azione dei comitati? “Io penso che sia giusto rispettarli, mi fa piacere quando nascono per una problematica. Ma una problematica deve essere affrontata seriamente alla ricerca di una soluzione”.

“Il Parco delle Cave non esiste, noi continuiamo a ripeterlo – prosegue Labolani – Mi piacerebbe sapere che questi comitati ci dicessero dove è scritto che c’è questo Parco delle Cave, dove sono i fondi, chi ci mette i soldi, di chi è la proprietà.. Al Parco delle Cave ci sono solo terreni privati che prima o poi, quando i proprietari avranno finito le estrazioni, ci saranno restituiti nelle condizioni che diremo: ma passeranno ancora anni e anni! Non si può pensare di mantenerlo così com’è, tanto comunque fa verde, perché dopo ci si lamenta per la presenza di insetti, topi.. con il rischio di degrado. Noi i parchi li facciamo bene: ricordo che Brescia in un recente inchiesta nazionale è risultata terza in Italia per il verde, un riconoscimento anche alla forza e alla bellezza di quanto abbiamo fatto”. Ma qual è la soluzione? “Semplicemente bisogna ragionare con calma su queste cose, senza per questo intraprendere posizioni estremiste, da ayatollah”.

Qualcuno parla di un vento che sta cambiando, a Brescia ma anche in Italia: “Io penso che ci sia aria di un rinnovamento politico nazionale, probabilmente siamo alla fine di un’epoca, di un partito e di un leader di partito. Ma io credo molto in Angelino Alfano, e penso che il futuro della coalizione sia rappresentato proprio da Alfano, da Maroni e da Casini. Sarà un grande centrodestra che si affaccerà al Partito Popolare Europeo. Anche noi del Pdl andremo verso le primarie, a scegliere sarà il nostro elettorato, non solo a livello locale ma anche a livello nazionale”.

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