PSI: "Giù le mani dalle tasche dei cittadini"
L'ondata di nuove imposte sui ceti meno abbienti della nostra Società è il prodromo di uno tsunami fiscale che ha come conseguenza un forte allargamento della forbice fiscale ai danni della fascia più popolare.
L’ondata di nuove imposte sui ceti meno abbienti della nostra Società è il prodromo di uno tsunami fiscale che ha come conseguenza un forte allargamento della forbice fiscale ai danni di una fascia popolare, costretta ad accollarsi debiti dovuti a spreco pubblico e privilegi paralleli, convergenti in cassa, della politica e della finanza. A Brescia l’introduzione dell’addizionale IRPEF allo 0,2 per l’anno corrente e dello 0,4% per il prossimo anno,non è cosa che la pubblica opinione ha gradito. La giunta di centro-destra attribuisce questo provvedimento ai costi , sempre più crescenti della metropolitana leggera ma esistono pur spese ,inutili e incomprensibili che fatalmente condizionano i bilanci di Loggia. Il tutto mentre ancora risuona nelle nostre orecchie il fatidico proclama:”Non metteremo le mani nelle tasche degli Italiani”; slogan che accompagnò le kermesse elettorali delle Destre durante le ultime elezioni nazionali e locali.
Nel mondo della Istruzione Pubblica si assiste,poi, anche a Brescia, ad una successione di piccole e costanti restrizioni finanziarie e di reclutamento che ha come fine lo smantellamento progressivo delle istituzioni scolastiche messe in condizioni di essere “autonome e senza fondi”; quindi impotenti. Ad esempio per gli Esami di Stato della Scuola Superiore,la cosiddetta Maturità,dove Presidenti e Commissari esterni sono stati costretti,dagli obblighi di servizio, ad anticipare di tasca loro le spese di trasferta e soggiorno in loco, non si sa quando, e se, verranno liquidate le relative spettanze.Tutto questo,a bocce ferme e con decreti tenuti secretati e nascosti, al personale in servizio.
La FEDERAZIONE BRESCIANA del PSI, con la Segretaria provinciale Maria Cipriano, esprime forte preoccupazione per lo sgretolamento di quello Stato Sociale, costruito faticosamente fin dalla nascita della Repubblica , ancora vivo solo nel testo di una Costituzione Italiana, disattesa e vilipesa in ogni giorno di questa oscura fase politica nazionale. Il PSI fa parte della iniziativa, con PD,SEL,IDV, che esordisce sabato 23 luglio in Largo Formentone, per la raccolta di firme contro le imposizioni fiscali della Loggia in maniera che la “voce dei cittadini”, possa farsi sentire ed esprimere forte opposizione a decisioni inique e riduttive.