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Elezioni Politiche 2013

Ingroia in città: «Ministro della Giustizia per Bersani? Discutiamone»

Il leader di Rivoluzione Civile a Brescia per la campagna elettorale. Attacchi a mani basse al ventennio berlusconiano, e non esclude l'ipotesi di un ruolo da Ministro

"Va innanzitutto fatta tabula rasa di tutte le leggi introdotte nel ventennio di berlusconismo". E' quanto ha dichiarato Antonio Ingroia, a margine di un'assemblea pubblica in città del suo movimento, Rivoluzione Civile, elencando le proposte per riformare la giustizia.

"Vanno abrogate - ha elencato Ingroia - tutte le leggi ad personam, va abrogata la legge Bossi-Fini sull'immigrazione clandestina, va abrogata e riscritta la Giovanardi-Fini sugli stupefacenti. Va ripristinata la normativa in materia di falso in bilancio. Va riscritta la legge anticorruzione perche è incompleta. Va ripristinata la concussione mediante induzione, e va fatta una riforma di sistema del processo penale, per renderlo più rapido nelle garanzie, e del processo civile, per renderlo più rapido ed efficiente".

E sulle intercettazioni Ingroia ha continuato: "Vanno buttate nel cestino le proposte di legge Mastella ed Alfano. Va fatto un intervento che non tocchi lo strumento, che é indispensabile per la magistratura, ma che intervenga per garantire una maggiore segretezza sulle intercettazioni irrilevanti".

Sugli ultimi mirabolanti annunci del Cavaliere, il pm ha poi mai commentato: "Se ne inventa una al giorno, non ho nessuna intenzione di rincorrere Berlusconi e le sue proposte. Sono più importanti le proposte serie, concrete di Rivoluzione Civile".

Infine, alla domanda sull'indiscrezione che lo vede Ministro della Giustizia in un governo Bersani, ha commentato, evasivo: "Credo che non si debba parlare sempre di questi giochini da politichese. Dobbiamo parlare dei programmi. Confrontiamoci sui programmi di Rivoluzione Civile. Di questo è più serio parlare".

"Mi é stato chiesto – ha poi chiarito - 'parteciperebbe mai ad un governo da ministro della giustizia?'. Io ho detto: se qualche partito, qualunque esso sia, dovesse venire sul nostro programma della giustizia, ne discutiamo."

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