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Elezioni Politiche 2013

Moroni contro Berlusconi: "Boutades, non esistono ricette miracolose"

La candidata bresciana alla Camera di Futuro e Libertà incontra cittadini e stampa per presentare il suo programma riformista: "Serve una grande spinta riformista per rinnovare"

In polemica con il leader del Pdl, l'esponente FLI Chiara Moroni ribadisce che non esistono ricette miracolose, “quelle sono solo le boutades di Berlusconi”. E quindi? “Serve una grande spinta riformista per rinnovare, ammodernare e sostenere lo stato sociale, rinvigorendo gli incentivi per l'occupazione giovanile e femminile”.

La candidata bresciana alla Camera di Futuro e Libertà all'ultimo incontro con i cittadini e la stampa ha parlato a ruota libera di lavoro e in particolare del suo programma riformista. “Noi partiamo dall'idea della necessità di un sistema di welfare non da affossare ma da riformare”.

Oggi a Brescia la crisi pesa come un macigno, le aziende chiudono e chi cerca un posto di lavoro inizia un'impresa improba per un essere umano. C'è da rimboccarsi le maniche e avere le idee chiare, perché, come dice Moroni, ricette miracolose non esistono.

Gli ammortizzatori sociali – dice Moroni – sono pensati sul posto di lavoro, ma oggi serve formulare delle garanzie diverse pensate sul singolo lavoratore. Il nuovo Governo dovrà formulare una riforma del lavoro che dia risposte all’emergenza, crei le condizioni per lo sviluppo nei prossimi anni e introduca il reddito minimo di cittadinanza, sul modello francese e quindi legato all'accettazione delle proposte di lavoro”.

La sua proposta è di ripensare il sistema sociale di sostegno basato non più sul posto di lavoro bensì sul lavoratore, superando così quel modello un tempo fondato sulla realtà dei contratti a tempo indeterminato che oggi stanno scomparendo. “Fino ad ora i sindacati hanno cercato di garantire chi era già garantito da un contratto a tempo indeterminato, noi vogliamo cambiare prospettiva”. Ed ecco quindi il reddito minimo di cittadinanza.

La Moroni dà anche grande attenzione alle aziende: “La legge Fonero, che è stata fatta troppo velocemente, va modificato. Non ha dato risposta alle esigenze delle aziende. Auspichiamo un piano che ripensi il mercato del lavoro in modo che sia garantita la flessibilità alle aziende, senza che si traduca in precarietà per chi lavora”. E aggiunge: “Serve una riduzione del cuneo fiscale per le assunzioni giovanile e femminili che dovrà essere affiancata da un grande piano di conciliazione nazionale che risolva il conflitto tra il diritto al lavoro e quello alla maternità”.

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