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Sabato, 20 Aprile 2024
Politica Via Gerolamo Rovetta

Piazza Rovetta: in silenzio per urlare BASTA! ai pregiudizi sui migranti

"Da decenni una martellante campagna propagandistica spaventa gli italiani. Gli stranieri sono stati l'ideale capro espiatorio per quei partiti che contro di loro hanno fatto la loro fortuna elettorale", scrivono gli organizzatori

Mercoledì 1 agosto, dalle 18 alle 19 in piazza Rovetta a Brescia, il gruppo “Siamo sulla stessa barca” organizza un’ora di silenzio per un momento di riflessione, "per disporci all'ascolto e all’accoglienza, per ridare significato alle parole". Il tema della giornata sarà: "Immigrati: pregiudizi e realtà".

"Da decenni - scrive il gruppo in un comunicato - una martellante campagna propagandistica spaventa gli italiani con la paura degli “extracomunitari”, additandoli come responsabili di ogni problema: sicurezza, droga e mancanza di posti di lavoro. Gli stranieri sono stati l’ideale “capro espiatorio” per un sistema che idolatra il libero mercato e per quei partiti che contro di loro hanno fatto la loro fortuna elettorale".

La semplice realtà smentisce questi luoghi comuni:

- il 12% dei lavoratori assicurati in Italia è straniero (rapporto INPS 2011); la spesa sociale (assistenza sanitaria, casa, pensioni, ecc…) per gli emigranti rappresenta il 2,5% della spesa totale; mentre il loro contributo è di circa il 10% del PIL italiano. (dati Fondazione Piccini);

- gli emigranti contribuiscono a pagare le pensioni con 7,5 miliardi di euro (di cui per la giovane età media e la loro alta mobilità lavorativa solo il 2% va agli stranieri - IV rapporto INPS 2011);

- senza di loro molta dell’agricoltura in Italia non potrebbe continuare, ad esempio la produzione del nostro latte e formaggio dipende dal lavoro degli emigrati indiani, come da stranieri dipende molta parte della raccolta di ortaggi e frutta (6° censimento dell’agricoltura – ISTAT 2012);

- sul tema della sicurezza non esistono dati che comprovano la loro maggiore propensione a delinquere. L’alta percentuale di incarcerati rispetto ai cittadini italiani è dovuta anche alla mancanza di un domicilio regolare presso il quale usufruire dei provvedimenti alternativi.;

- la grande maggioranza della badanti che assistono i nostri anziani è straniera, così come una significativa percentuale degli infermieri (10,3% media nazionale, 16/17% in alcune regioni del nord);

- molti lavori pericolosi o particolarmente usuranti nell’edilizia e nell’industria sono svolti da stranieri;

- nella provincia di Brescia, la ricchezza prodotta dal lavoro immigrato raggiunge la ragguardevole cifra di 4 miliardi di euro, mentre sono 210 milioni di euro annuali i versamenti INPS e circa 11 milioni i versamenti Irpef (dati Banca d’Italia). 
E in più nella provincia di Brescia si calcola che per marche da bollo, tasse di soggiorno, per l’idoneità abitative ed altri balzelli gli stranieri versano ogni anno altri 7 milioni di euro (Fondazione Piccini).

"Detto questo - concludono -, gli immigrati/e sono in primo luogo persone. Come noi. E già questo dovrebbe bastare".





 

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