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Balduzzi a Brescia: "Pronto un documento per l'assistenza sanitaria ai migranti"

"Siamo arrivati, dopo un percorso lungo, alla redazione di quel documento che è molto atteso da parte di chi opera sul terreno dell'assistenza sanitaria agli immigrati"

Sui costi c'é un lavoro immane da fare, che è iniziato ed è già a buon punto. Nella cosiddetta spending review abbiamo messo qualche norma ulteriore. Ma tutto si fa più difficile nel territorio della correttezza prescrittiva.

Lo ha detto il ministro della salute Renato Balduzzi intervenendo a Brescia sabato pomeriggio al convegno 'La salute è ancora un diritto per tutti?'.

"E' più facile intervenire sui prezzi di riferimento per gli acquisti di beni e servizi che non sulla correttezza delle prescrizioni, che appartengono alla scienza e alla coscienza del prescrittore - ha aggiunto -, ed è giusto che sia così. Quello che si può fare è monitorare, fare confronti, si fa e si farà sempre di più".

Da considerare poi, ha sottolineato il Ministro, "c'é il discorso della medicina difensiva. Nel decreto abbiamo messo una norma che serve a rendere un po' più sereno il professionista, a non indurlo a prescrivere cose inutili o a non prescrivere, che è ancora più pericoloso".

Per quanto riguarda, invece, l'assistenza sanitaria per i migranti, il Ministro ha annunciato di "essere riuscito finalmente ad arrivare a un documento di indirizzo per riuscire, in un accordo Stato-Regioni, a migliorare alcuni profili problematici".

"La prossima settimana, a Viterbo, si terrà il congresso annuale della Società Italiana Medicina delle Migrazioni dove, se riuscirò a presenziare, - ha specificato il ministro - vorrei annunciare ufficialmente che siamo arrivati, dopo un percorso lungo, alla redazione di quel documento che è molto atteso da parte di chi opera sul terreno dell'assistenza sanitaria agli immigrati".

Un altro argomento affrontato nel corso del convegno, è stato quello dei ticket sanitari che, per il Ministro, "va migliorato sotto i profili dell'equità, della trasparenza, della omogeneità".

"Va migliorato - ha poi continuato - anche tenendo conto che dal primo gennaio 2014 arrivano i ticket della finanziaria Tremonti, con due miliardi in più, insostenibili dagli utenti ma anche dal servizio sanitario nazionale. Perché non c'é soltanto il profilo problematico della rinuncia a curarsi, c'é anche quello altrettanto problematico del ricorso alla sanità a basso costo, al privato-privato perché costa meno del ticket".

Un meccanismo problematico perché, ha aggiunto, "nel tempo rende insostenibile l'equilibrio finanziario del servizio sanitario nazionale, cui verrebbe meno l'apporto della compartecipazione".

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