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Adro, Lancini in libertà: "Sindaco leghista per antonomasia"

La soddisfazione della Lega Nord dopo la decisione del Riesame di Brescia. Tanti i militanti e i politici 'lumbard' che hanno fatto visita al primo cittadino: "Gli arresti domiciliari sono stati una misura esagerata"

Oscar Lancini venerdì mattina è stato rimesso in libertà dal giudice del Riesame di Brescia, che ha annullato l’ordinanza del 5 novembre con cui il gip ha disposto la misura cautelare degli arresti domiciliari per lui e per l’assessore Giovanna Frusca.

Subito dopo la liberazione e nei giorni seguenti, il Segretario Provinciale Paolo Formentini e diversi componenti del gruppo consiliare della Lega in Provincia di Brescia sono stati a fare visita al primo cittadino, dopo averlo difeso a spada tratta anche con manifestazioni di piazza.

"Siamo corsi ad Adro - spiega Formentini - per abbracciare Oscar e gli altri amministratori liberati. Abbiamo voluto esprimere solidarietà e vicinanza a quello che consideriamo il 'Sindaco leghista per antonomasia per le Sue battaglie identitarie'".

Hanno rimarcato la loro vicinanza a Lancini anche i parlamentari Stefano Borghesi e Raffaele Volpi: “Siamo giunti a un capitolo positivo di questa storia che ancora deve concludersi - commenta Volpi - considerato l’annullamento dell’ordinanza del 5 novembre torniamo a ribadire che gli arresti domiciliari sono stati una misura esagerata".

Stefano Borghesi, invece, si dice certo che alla fine Lancini e gli altri indagati dimostreranno la loro innocenza: "Credo nella loro onestà. Sono davvero felice che l’ordinanza sia stata annullata”.                                                                

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