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Corruzione aggravata e turbativa d’asta: indagato il sindaco di Malonno

La notizia scuote il paese (e tutta la Valcamonica): il sindaco di Malonno Stefano Gelmi risulterebbe indagato per corruzione aggravata e turbativa d’asta. Indagano i carabinieri: l’inchiesta è coordinata da Ambrogio Cassiani

Terremoto in municipio: il sindaco di Malonno Stefano Gelmi risulterebbe indagato per corruzione aggravata e turbativa d’asta a margine di un’inchiesta coordinata dal pm Ambrogio Cassiani. Le indagini, che nelle ultime settimane sono state portate avanti dai carabinieri di Breno, riguarderebbero alcuni appalti in cui sarebbe coinvolto l’Unione dei Comuni delle Alpi Orobie bresciane, di cui fa parte appunto anche il Comune di Malonno.

Non ci sono al momento dettagli più precisi: il sindaco Gelmi sarebbe comunque l’unico amministratore coinvolto nelle indagini, insieme a lui non mancherebbero però imprenditori, tecnici e liberi professionisti. A far scattare l’inchiesta sarebbe stata la segnalazione di un imprenditore, che appunto avrebbe visto qualcosa di “sospetto” in ambito di appalti.

Ma è tutto da verificare: certo la notizia ha fatto il giro del paese e di tutta la Valcamonica. La situazione è delicata: a Malonno per tutto il giorno si è parlato delle probabili dimissioni del primo cittadino. Ma in questo caso il Comune potrebbe finire commissariato: e allora tra le ipotesi potrebbe esserci quella di una auto-sospensione, così da lasciare spazio al vicesindaco Laura Rocca.

L’attuale maggioranza potrebbe allora continuare il proprio lavoro politico, quando alla scadenza naturale dei termini ancora quattro anni e mezzo. Gelmi e la sua giunta hanno vinto in primavera senza avversari: erano loro gli unici candidati. Una vittoria netta anche contro il quorum necessario per la validità dell’elezione, ampiamente raggiunto e superato.

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