Solo belle parole per il suo capo: “Una persona eccezionale, coraggiosa e preparata, che ha scelto la politica e non per i soldi”. Al ballottaggio sono i favoriti, ma niente è ancora deciso: “Non bisogna guardare subito alla vittoria. Tanta gente è schifata dalla politica e non andrà a votare”.

Capelli biondi e sorriso contagioso, anche quando ammette di non averlo votato, il “suo” Macron: “Non ho potuto, non ho ancora fatto i documenti”. Improvvisamente si è trovata tra i pochissimi “eletti” che hanno assistito alla “diretta” del primo trionfo elettorale.

“Eravamo io e altri sei consiglieri, i più stretti – dice ancora al Corsera – Ci sono andata al posto del mio capo, che non poteva. Ma alle 19.45 sapevamo già come sarebbe andata a finire: questo è il nostro lavoro”.