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Giovedì, 28 Marzo 2024
Tasse

Imu 2023: come e quando pagarla

Le scadenze per il pagamento dell'Imu 2023

Entro il 16 giugno va versato l'acconto pari all'imposta dovuta per il primo semestre applicando l'aliquota e la detrazione de 12 mesi dell'anno precedente, entro il 16 dicembre il saldo a conguaglio: oppure, tutto entro il 16 giugno in unica soluzione. Sono queste le scadenze 2023 per il pagamento dell'Imu, l'Imposta municipale propria per cui a Brescia si applicano le aliquote approvate in consiglio comunale. Nel dettaglio:

  • Aliquota 1,14% con riduzione del 50% della base imponibile per l’unità immobiliare classificata nella categoria catastale dall’A/2 all’A/7 e relative pertinenze¹, data in uso gratuito a parenti di primo grado (genitori ai figli e viceversa) che la utilizzino come abitazione principale e a condizione che il contratto sia registrato e che il comodante possieda una sola abitazione in Italia e risieda anagraficamente nonché dimori abitualmente a Brescia; il beneficio si applica anche nel caso in cui il comodante, oltre all’immobile concesso in comodato, possieda a Brescia un altro immobile adibito a propria abitazione principale, ad eccezione delle unità abitative classificate nelle categorie catastali A/1, A/8 e A/9;
  • Aliquota 1,14% con detrazione di 100 euro qualora non ricorrano i presupposti, descritti al punto sopra, per fruire della riduzione del 50% della base imponibile) per l’unità immobiliare concessa in comodato a parenti di primo grado (genitori ai figli e viceversa) che vi abbiano fissato la residenza. In caso di pluralità di immobili dati in uso gratuito, la detrazione è riconosciuta ad uno solo di essi. In caso di più soggetti passivi aventi diritto, la detrazione è ripartita in parti uguali tra gli stessi ed è fruibile in proporzione ai mesi di residenza dell'occupante. In sede di prima applicazione, al fine di poter fruire dell’agevolazione, il soggetto beneficiario deve presentare, entro il 31.1.2024, apposita comunicazione al Settore Tributi (comunicazione comunale);
  • Aliquota 0,88% con riduzione dell’imposta al 75% per le unità immobiliari ad uso abitativo e relative pertinenze locate a canone concordato, ai sensi dell’art. 2, comma 3 e dell’art. 5, commi 1, 2 , 3 della legge n. 431/1998:, e subordinata alla presentazione entro il 31.1.2024 di apposita comunicazione al Settore Tributi, in sede di prima applicazione dell’agevolazione o in caso di nuovo contratto (comunicazione comunale). Per proroghe/rinnovi di contratti già presentati è necessario trasmettere la ricevuta della comunicazione rilasciata dall’Agenzia delle Entrate;
  • Aliquota 0,6% con detrazione di 200 euro per abitazione principale e pertinenze soltanto per le categorie catastali A/1, A/8 e A/9; se l'unità immobiliare è adibita ad abitazione principale da più soggetti passivi, la detrazione spetta a ciascuno di essi proporzionalmente alla quota per la quale la destinazione medesima si verifica;
  • Aliquota 0,08% per i fabbricati rurali a uso strumentale;
  • Aliquota 1,06% per i terreni agricoli;
  • Nessuna aliquota per i terreni agricoli per i quali sussistono limitazioni di utilizzo ai fini agricoli del terreno, disposte da ordinanze sindacali a tutela dell'igiene pubblica.

Quando non si paga l'Imu

Con l'abolizione della tassa sulla prima casa (Ici e Tasi) ricordiamo che l'Imu non è dovuta per l'abitazione principale e relative pertinenze (compresi anziani e disabili che abbiano trasferito la residenza in istituti di ricovero o sanitari) per le categorie catastali A/2, A/3, A/4, A/5, A/6 e A/7. Per abitazione principale si intende un unico immobile nel quale il possessore dimora abitualmente e risiede anagraficamente; il cambio di residenza è condizione necessaria per potere usufruire dell’esenzione per abitazione principale.

Sono considerati immobili assimilati ad abitazione principale e quindi esenti:

  • le unità immobiliari delle cooperative a proprietà indivisa adibite ad abitazione principale dei soci assegnatari;
  • le unità immobiliari delle cooperative a proprietà indivisa destinate a studenti universitari assegnatari, anche in assenza della residenza anagrafica;
  • la casa familiare assegnata al genitore affidatario dei figli;
  • un solo immobile non locato, posseduto dai soggetti appartenenti alle Forze armate, alle Forze di polizia, al personale dei Vigili del fuoco nonché a quello appartenente alla carriera prefettizia. 

Esistono poi casi specifici per i singoli municipi.

Come calcolare l'Imu

L’appuntamento relativo alla consulenza sul calcolo Imu può essere prenotato telefonando al numero 030 2977662 dal lunedì al venerdì dalle ore 9 alle ore 12, oppure inviando una mail a prenotazionitributi@comune.brescia.it. La dichiarazione Imu 2023 dovrà essere presentata entro il 30 giugno 2024: l'obbligo dichiarativo Imu sorge solo nei casi in cui siano intervenute variazioni che non sono note al Comune rispetto a quanto risulta dalle dichiarazioni Ici/Imu già presentate. Ulteriori informazioni disponibili sulla pagina dedicata del portale web del Comune di Brescia.

Addio Tasi, solo Imu: come funziona

La Tasi (acronimo di Tributo per i servizi indivisibili) era una tassa istituita alla fine del 2013, dovuta a chi ha il possesso e la detenzione, a qualsiasi titolo, di fabbricati e di aree edificabili, come definiti ai sensi dell'Imu, Imposta municipale propria, ad eccezione in ogni caso dei terreni agricoli e – dal 2016 – dell'abitazione principale, escluse quelle classificate nelle categorie catastali A1, A8 e A9 (abitazioni di tipo sigorile, ville, castelli e palazzi storici).

La Tasi era a carico sia del possessore che dell'utilizzatore dell'immobile: ricordiamo che qualche tempo le aliquote erano state tutte azzerate, dunque come fosse stata abolita, un passaggio forse definitivo nel 2020 quando è stata accorpata con l'Imu, l'Imposta municipale propria (dovuta solo da seconde case, le categorie di cui sopra, terreni, negozi e fabbricati).

La legge di bilancio 2020, con decorrenza al 1 gennaio, ha riorganizzato la tassazione comunale sugli immobili. Con l'abolizione della Iuc, l'Imposta unica comunale, e quindi della Tasi (è rimasta solo la Tari, la Tassa rifiuti), è stata anche riformulata la disciplina dell'Imu, ora contenuta in un solo testo normativo.

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