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Giovedì, 28 Marzo 2024
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La chiamata alle armi per 130 infermieri bresciani: laureati con un mese d'anticipo

Laurea anticipata per gli oltre 130 infermieri che studiano a Brescia: concluso l'esame di Stato saranno subito schierati negli ospedali lombardi

La chiamata alle armi per i nuovi infermieri: sono più di 130 i laureandi bresciani, tra università statale e Cattolica, che presto scenderanno in campo negli ospedali lombardi a supporto del sistema sanitario nei giorni dell'emergenza coronavirus. Si laureeranno con oltre un mese d'anticipo, proprio in funzione dell'emergenza: “Ad aprile era prevista la laurea di più di 100 infermieri – ha detto l'assessore regionale al Welfare Giulio Gallera – Per questo abbiamo chiesto a Remo Morzenti, presidente di tutti i rettori d'Italia, di anticipare questo momento in modo da immetterli subito nel sistema sanitario”.

Lauree anticipate di un mese

Vista l'emergenza, la richiesta è stata accolta, in accordo con le università e con il ministero. Ora si attendono gli ultimi dettagli tecnici e organizzativi, ma si presume che tutto si possa concludere già la prossima settimana, massimo nella seconda metà di marzo. 

Sono 120 gli studenti laureandi del corso in Infermieristica e Scienze infermieristiche dell'Università degli Studi di Brescia: come da programma, si sarebbero dovuti laureare il 20 aprile prossimo. Sarebbe stato lo stesso giorno di laurea anche per i 14 studenti dell'Università Cattolica, che stanno praticando alla Fondazione Poliambulanza: anche per loro, laurea anticipata.

Infermieri a supporto dell'emergenza

Non verranno ovviamente mandati allo sbaraglio, dunque a supporto delle situazioni più difficili: ma saranno comunque immediatamente inseriti nel “sistema”, così da poter dare una mano concreta in un momento di massima allerta, non tanto per il numero dei decessi (il tasso di mortalità rimane intorno al 2%) ma per i numerosi accessi in ospedale e i ricoveri nelle terapie intensive.

Come confermato dalle due università, è in fase di valutazione la possibilità di ridurre l'esame di Stato a una prova soltanto, quando solitamente ne prevede due: una prova pratica e una prova scritta. La proposta è in fase di valutazione da parte dei ministeri dell'Istruzione e della Sanità, e sarà probabilmente vagliata entro la giornata di lunedì.

Laurea triennale e magistrale

Quello dell'infermiere un tempo era un lavoro che richiedeva solo il diploma (ovviamente da infermiere). Da qualche anno è diventato un corso di laurea triennale, ma con la possibilità di un ulteriore approfondimento con laurea magistrale. Già i laureati del corso di laurea triennale in Infermieristica o Scienze infermieristiche sono abilitati a svolgere il proprio ruolo professionale all'interno di strutture pubbliche o private come ospedali, cliniche, case di cura e case di riposo, nel territorio e nell'assistenza domiciliare, come dipendente o come libero professionista.

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