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Scuola Lonato del Garda

Giovani e informazione: telegiornali e social per sapere quello che succede

Ecco come s'informano gli studenti bresciani: all'IIS Cerebotani di Lonato, ai primi posti, il telegiornale, i social network e gli smartphone

Non solo smartphone e social network come canali di informazione privilegiata per gli studenti bresciani: un po' a sorpresa, nell'epoca dei “Millennials” e degli “Smartphone Addicted”, è ancora il telegiornale – che sia locale o nazionale – il primo canale di informazione per ragazzi dai 14 ai 20 anni. E' questo quanto emerge dalla ricerca effettuata all'IIS Cerebotani di Lonato dagli studenti del laboratorio di scrittura logica e creativa “Professione Reporter”, più di 60 ore di teoria e pratica – con la stampa di due numeri del Cerebotani Magazine in edizione cartacea – nell'ambito dei Progetti Pon per la scuola.

“Per informarti sull'attualità, quali strumenti utilizzi?”: è questa la domanda che è stata posta ai ragazzi nel questionario distribuito ad un campione omogeneo di studenti, ragazzi e ragazze, dalla Prima alla Quinta e di età compresa tra i 14 e i 20 anni. Erano sei le opzioni di risposta (dallo smartphone al computer, dal telegiornale al giornale cartaceo) implementate dalla specifica sui tempi di utilizzo dei vari media, quante volte al mese, alla settimana, al giorno e così via.

La rivincita del telegiornale

Potremmo definirla, davvero, la rivincita del telegiornale: in controtendenza con altre inchieste simili, a livello nazionale, per gli studenti dell'IIS Cerebotani è ancora il telegiornale lo strumento più utilizzato per informarsi sull'attualità. Lo guardano il 94% degli studenti interessati: di questi il 75% almeno una volta al giorno, il che significa anche più volte in una sola giornata, il 12,5% una volta alla settimana, il 6% una volta al mese.

Gli altri strumenti di informazione

Tra gli altri strumenti di informazioni interessati all'indagine, solo i social network si avvicinano alla diffusione capillare del telegiornale: l'87,5% dei ragazzi intervistati utilizza i social per informarsi di quanto succede, tra questi il 75% più di una volta al giorno, il 6% più di una volta alla settimana. Sul podio anche l'informazione via smartphone: siti web, quotidiani e portali online, app. Il 75% degli studenti intervistati utilizza lo smartphone per informarsi sull'attualità: il 50% di questi lo fa almeno una volta al giorno, il 19% una volta alla settimana, il 6% una volta al mese.

Sono appaiati, a pari merito (e anche in questo caso, non senza sorpresa), l'informazione da personal computer, che siano notebook o pc desktop, e quella recepita dalla radio (in auto, a casa, sul web): in entrambi i casi sono strumenti utilizzati dal 69% degli studenti interessati. Cambia la frequenza di utilizzo: il 37,5% s'informa almeno una volta al giorno da pc, solo il 25% lo fa con la radio (probabilmente negli spostamenti in auto verso la scuola o il lavoro).

Il declino del giornale cartaceo

E' in fondo alla graduatoria, e non poteva che essere altrimenti, il giornale tradizionale, il cartaceo, il quotidiano, come strumento di informazione per i giovani e i giovanissimi. Meglio che in altre inchieste, sia chiaro: ma anche all'IIS Cerebotani di Lonato solo un ragazzo su due (il 50%) è solito informarsi sul quotidiano di carta. Di questi solo il 6% lo fa una volta al giorno, mentre il 37,5% lo fa una volta a settimana, il 19% una volta al mese.

“La mia famiglia non li compra più”. “Non lo leggono nemmeno i miei genitori: preferiscono usare internet”. “Non li leggo e non li compro: uso le app”. “Lo compro quando succede qualcosa di interessante in provincia”. “Lo leggo quando lo compra mio nonno”. Sono queste alcune delle risposte degli studenti intervistati in merito alla frequenza di utilizzo del giornale cartaceo. Di certo emblematiche, parte integrante del nostro tempo: ma risposte tutt'altro che inesorabili, anzi. Risposte che diventano proposte.

Le proposte dei ragazzi

Come già riportato sul Cerebotani Mag, sono gli stessi ragazzi che cercano di interpretare i risultati dell'inchiesta sui giovani e l'informazione. “E' pur vero che il telegiornale risulta più accattivante, per i servizi e le notizie proposti – spiegano – nonché più agevole a chi lo segue e magari è impegnato in altre attività. Vantaggi non indifferenti, che per sua stessa natura il giornale cartaceo non può offrire. E allora, che fare? Con un piccolo incentivo anche i giornali potrebbero diventare appetibili ai giovani. Pensiamo a qualcosa di più accattivante, anche dal punto di vista grafico, o perché no renderli più reperibili, a portata di mano, mettendoli ad esempio a disposizione delle scuole”.

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