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Giovedì, 18 Aprile 2024
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Note di Franciacorta: "Il vino come non l’avete mai sentito"

Dall'8 al 29 maggio in scena il festival Note di Franciacorta: tra musica e creatività, assaggi di note e di vino, artisti di fama planetaria e le bollicine tra le più celebri al mondo. Il programma

Intersezioni, sensazioni, emozioni. Sfumature di mondi diversi ma tra loro confinanti, che si attraggono reciprocamente come magneti, dando forma vivida attraverso il potere espressivo dell’arte ad una tavolozza di colori in cui la melodia diventa effervescenza, l’armonia aroma penetrante, il ritmo liquido saporoso che inebria corpo e mente.

NOTE DI FRANCIACORTA:
IL PROGRAMMA COMPLETO

Frammenti di un’affinità elettiva dove il territorio rappresenta l’ideale collante che innesca la scintilla della scossa culturale: il festival ‘Note di Franciacorta’ - progetto frutto della collaborazione tra Consorzio Franciacorta e LeXGiornate - si configura dunque come il perfetto punto d’incontro in cui questi presupposti confluiscono e si animano vicendevolmente nel corpo di un’unica kermesse itinerante, pronta a lasciare un segno artistico di grande prestigio nella primavera franciacortina.

Parole d’ordine: bellezza, creatività, contaminazione. Non a caso “Il vino come non l’avete mai sentito” è il claim che dall’8 al prossimo 29 maggio farà da sottofondo alla prima edizione del festival, pronto ad impreziosire alcuni tra i luoghi simbolo della Franciacorta con artisti di fama planetaria e seduzioni musicali in equilibrio tra botti di rovere e bicchieri di cristallo.

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 L’obiettivo? Rendere questo lembo di terra così straordinario, dove l’eccellenza è quasi un dovere morale, un collettore  culturale capace di catalizzare l’attenzione nazionale e internazionale. Così come nazionali e internazionali, tutti di  prim’ordine, saranno gli ospiti attesi in sette cantine tra le più affascinanti della Franciacorta, per altrettanti concerti nei quali  poesia del vino e magia della musica si fonderanno in una miscela alchemica pensata per appagare tutti i sensi. Senza limitazioni stilistiche o di genere: a completare il versante musicale, punteggiato tra gli altri da star di prima  grandezza come Luis Bacalov (nella foto) ed Enrico Pierannunzi, il cartellone del festival allargherà infatti gli orizzonti verso una serie di altre proposte in bilico tra riflessioni filo-letterarie, guizzi teatrali, improvvisazione e “assaggi d’autore”.

alberti-5Arte, cibo e vino, pronti a scorrere all’unisono: riflessi nei  sapori, negli odori e nei colori di quella terra da cui prendono forma, per raccontarne lo spirito e svelarne l’essenza, toccando al contempo le corde emotive di un pubblico – quello che sceglie la Franciacorta - sempre più sensibile al bello e al buono. “La qualità di un territorio è legata alla ricchezza della sua storia e all’importanza delle sue tradizioni - spiega il direttore artistico del Festival, Daniele Alberti (nella foto) - L’importanza di un territorio è commisurabile al potere di attrazione che il territorio stesso esercita sul mondo circostante. E il suo fascino è anche legato a ciò che succede al suo interno e al potere attrattivo che questi esercita su turisti, curiosi ma soprattutto su personaggi e manifestazioni importanti che in esso possono confluire”. Un primo passo, e una nuova rotta, affinché il Festival possa diventare un appuntamento stabile, e sempre più in simbiosi con questa terra”. La terra di Franciacorta, la terra del vino. Lo cantava anche Paolo Conte: “Il vino spara fulmini e barbariche orazioni che fan sentire il gusto delle alte perfezioni”. In alto i calici, almeno stavolta. 

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