Brescia: mostra 'L’ultimo amore'
A partire dal libretto agiografico su Silvio Berlusconi “Una Storia Italiana”, spedito a casa degli Italiani durante la campagna elettorale del 2001, WOC seleziona e rielabora testi e immagini-cimelio, acriticamente e apoliticamente. Una mostra senza bandiere e vessilli: la figura di Silvio Berlusconi è utilizzata unicamente come escamotage.
Un pizzico di nostalgia - un rimando all’immaginario degli anni ‘90 -, un romanticismo kitsch-camp che sfocia nel trash e nello stereotipo, insieme a una sottile e tagliente ironia permeano tutte le opere in mostra e gran parte della produzione dell’artista.
Il titolo della mostra - L’Ultimo Amore - è una citazione all’album omonimo del 2006 del musicista Mariano Apicella al quale Silvio Berlusconi ha ampiamente collaborato scrivendone i testi.
Woc, classe 1995 lavora selezionando e rielaborando immagini con la tecnica della pittura spray, creando collage di significati e narrazioni frammentate che mostrano diverse facce del costume e della cultura italiana e internazionale.
I curatori, Federico Palumbo e Francesca Disconzi nati entrambi nel marzo 1996, condividono con l’artista lo stesso percorso scolastico: un liceo della periferia Sud di Torino e l’Accademia Albertina. Tutti e due si laureano nell’estate del 2018 e intraprendono strade diverse: Francesca frequenta un Master di management all’Università Bicocca di Milano e Federico continua il Biennio specialistico all’Accademia di Belle Arti di Brera in Visual Cultures e pratiche curatoriali.
La mostra sarà visitabile fino a sabato 7 dicembre 2019. Il catalogo, edito dalla casa editrice indipendente omonima, contiene l’approfondimento storiografico a cura di Federico Palumbo e un botta e risposta tra Francesca Disconzi e Giulio Alvigini, mentre della pagina “Make Italian Art Great Again”; sarà possibile acquistarlo in loco o sul sito della galleria.