Brescia: mostra "We removed your face because it doesn’t follow our community guidelines"
La mostra nasce da un invito di Davide Anni con l’intento di presentare al pubblico della città di Brescia il lavoro di Chiara Lombardi. Immagini fisse e immagini in movimento compongono un riferimento visivo nel quale proiettarsi, fatto di senti- menti semplici, come la bellezza dell'essere umano. Chiara Lombardi è spontaneità e leggerezza, un archivio interpersonale e profondo, che prende forma attraverso le sue immagini.
Nate in ambienti analogici e digitali e condivise via web visibili sul monitor, diventano manifesti di dimensioni variabili, affissi direttamente sui muri della galleria.
L?allestimento nasce da un pensiero condiviso, quello di servirsi della ricerca degli artisti, educandoci a nuovi modi di guardare e immaginare il futuro, lavorando sulla cultura visiva con l?ambizione di concorrere con il surplus di immagini pubblicitarie negli spazi urbani.
Brescia è la città ideale per mettere in pratica questa utopia, un progetto cittadino a lungo termine inteso come laboratorio visivo diffuso, dal centro alle periferie e Chiara Lombardi un artista da scegliere; un invito alla politica locale con l’obiettivo di progettare un tavolo di lavoro per definire Artisti, modi, tempi e soprattutto spazi, possibilmente non quelli deputati alla pubblicità.
Nel contemporaneo, dove emerge una nuova filosofia di fotografia non umana ben descritta nel libro Nonhuman Photography di Joanna Zylinska, e dove l?intelligenza artificiale crea opere visive “originali” partendo da archivi di opere pre-esistenti, possiamo ancora credere che l?uomo sia insostituibile per la trasmissione di senti- menti? Oppure, stando più concreti, se siamo in grado di educare le macchine, possiamo farlo anche con gli esseri umani, attraverso le arti visive?
La personale di Chiara Lombardi vuole essere un esperimento, un inizio in un ambiente protetto come una galleria, per diventare un giorno altro.
Davide Anni