Zimmerwald e Kiental: a Brescia la prima conferenza nazionale
“L'opposizione alla Guerra. Le conferenze di Zimmerwald e Kiental”: dopo l'anteprima nazionale di Genova, Palazzo Ducale, sarà la Camera del Lavoro di Brescia (venerdì sera) ad ospitare la prima conferenza pubblica sul territorio italiano dedicata alla mostra itinerante realizzata dagli storici delle Università di Berna e Basilea, tradotta in italiano dal Centro Filippo Buonarroti in collaborazione con il Centro Documentazione Logos. L'esposizione si compone di 25 pannelli in doppia lingua, in tedesco e in italiano, e racconta con immagini e parole le due conferenze promosse a Zimmerwald (nel 1915) e a Kiental (nel 1916) da Robert Grimm e altri socialisti svizzeri, con la forte collaborazione di socialisti italiani, a cui parteciparono anche Vladimir Lenin, Lev Trotzky e altri tra i massimi esponenti del movimento internazionale in esilio.
L'appuntamento con la “one night” bresciana è fissato per venerdì 6 ottobre in Via Fratelli Folonari: la mostra sarà allestita alla Camera del Lavoro, aperta al pubblico dalle 16 alle 23. Alle 20.30 nel Salone Buozzi andrà in scena la prima conferenza nazionale su “L'opposizione alla Guerra”, con la partecipazione straordinaria di Monica Wicki, presidente della Robert Grimm Gesellschaft. Sul palco insieme a lei anche Damiano Galletti (segretario Cgil Brescia), lo storico Andrea Panaccione e Carlo Antonio Barberini. Introduce e modera Doriano Maglione, coordinatore nazionale della mostra.
“L'opposizione alla Guerra. Le conferenze di Zimmerwald e Kiental” fa riferimento al quadro storico dell'epoca: vengono accennati argomenti come la Grande Guerra, l'imperialismo, il nazionalismo, i congressi pacifisti, il ruolo dei protagonisti e le loro posizioni politiche, la Rivoluzione d'Ottobre, le divisioni nel movimento operaio. “A Zimmerwald nel 1915 e l'anno successivo a Kiental si riunivano clandestinamente i rappresentanti del movimento operaio europeo – si legge nell'abstract di presentazione della mostra – Invece di appoggiare il tragico massacro del conflitto in corso, si impegnavano nella lotta per porre fine alla guerra”.
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