Nave: Asuma Brazilian Quartet in concerto alla Milietta
Se avete voglia di ascoltare una prova notevole del brasiliano d'autore, a tratti stupefacente, per l'uso ed il controllo delle timbriche, padronanza del dinamismo ed equilibrio tra forma ed improvvisazione, allora è proprio il caso che vi regaliate le 2 ore di grande performance dei piemontesi Asuma Brazilian Quartet.
Tornano alla Milietta Osteria Musicale di Nave, esattamente Venerdì 17 gennaio 2020, con la loro inebriante chiave di lettura della musica popolare brasiliana, che in 13 anni di attività concertistica li annovera tra i progetti meglio sviluppati nel genere.
Non sempre risulta facile impossessarsi di linguaggi così complessi ma è certo che gli Asuma siano realmente riusciti a cogliere appieno lo spirito della cultura carioca e soteropolitana, con un esempio di sensibilità ed intelligenza fuori dal comune.
Il loro lavoro infatti si articola dentro la tradizione brasiliana per poterla portare oltre i confini conosciuti, tanto per iniziare scegliendo per lo più un repertorio decisamente inconsueto, curando accenti e sfumature per allargare il rapporto tra musica accademica ed improvvisazione, creando per l'appunto musica senza tempo e senza frontiere.
E la voce di Enzo Antonicelli è proprio una di quella che ha saputo perfettamente crogiolarsi nel tessuto brasiliano. Definire la sua espressione torna difficile, così come arduo è pretendere di trovare una matrice stilistica per un artista che negli anni ha saputo vivere vocalmente gli stati d'animo della sensibilità verde-oro, un susseguirsi di pennellate vocali per una tavolozza smisuratamente grande, forse infinita.
In aggiunta il linguaggio dirompente e vorticoso degli assoli pianistici di Fabio Gorlier, musicista di punta del jazz italiano, ma anche morbidamente “blue” sui tempi lenti, un lirismo trionfante che mira al culto della melodia seducente di un Brasile tutto da scoprire.
E la ritmica è affidata al basso elettrico di Alessandro Fassi e alla batteria di Massimiliano Simini, che generano proliferazioni dinamiche di nitida complessità, rese possibili da goliardiche riletture ed accostamenti inusitati.
Insomma un Brasile da conoscere, vedere ed ascoltare, che incontra la memoria della sua MPB attraverso il talento degli Asuma Brazilian Quartet.