Presentata ieri a Roma l’edizione 2014 di ‘Ristoranti d’Italia’, la guida per eccellenza alla ristorazione made in Italy targata, come sempre, Gambero Rosso. Ma se in testa alla classifica nazionale rimangono appaiati l’Osteria Francesca di Modena e la Vissani a Baschi di Terni non mancano comunque le segnalazioni bresciane, anche se in leggero calo rispetto allo scorso anno.

Erano 27 infatti i ristoranti bresciani inseriti nella lista, quest’anno sono ‘solo’ 22: una classifica che parte dalle irraggiungibili (o quasi) Tre Forchette, riservate ai ristoranti d’elite, scendendo poi a due e a una; graduatorie particolari anche per le osterie e trattorie (i Tre Gamberi) e per enoteche e wine bar (le Tre Bottiglie).

A Brescia conferma la leadership il Miramonti (L’Altro) di Concesio, a quota 89 punti su 100; subito dietro Il Gambero di Calvisano (88) e poi Villa Fioraliso a Gardone Riviera, Villa Feltrinelli a Gargnano, a pari merito l’Esplanade di Desenzano e il Gaudio di Barbariga.

Tanti cambi in corsa invece nella categoria Una Forchetta: derby di Moniga del Garda tra il ristorante Al Porto e l’osteria Suer e Garbino, con la new entry che ‘scavalca’ il rivale diretto; tante comunque le nuove presenze gardesane, dal Rose & Sapori di Desenzano fino all’Acquariva di Padenghe, o la Locanda del Benaco di Salò.

Pollice alto anche per la trattoria La Madia di Brione e per l’osteria Villetta di Palazzolo, uniche due bresciane nella lista dei Tre Gamberi. Tra le enoteche premiata la ‘cittadina’ Lanzani.