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Venerdì, 19 Aprile 2024
Economia

Incarichi sospetti in UBI Banca: 11 indagati tra Brescia e Bergamo

Indagini in corso della Guardia di Finanza negli uffici di UBI Banca: undici gli indagati eccellenti, accusati di "illecite influenze" per la spartizione di cariche e incarichi

Una ‘rumorosa’ perquisizione da parte degli uomini della Guardia di Finanza di Bergamo agita le acqua già non troppo tranquille del gruppo bancario UBI Banca, il terzo in Italia per capitalizzazione in Borsa. Su ordine dei magistrati infatti le Fiamme Gialle hanno passato al setaccio uffici e sedi sia di Brescia che di Bergamo, oltre che gli edifici della Compagnia delle Opere e del Consorzio Fidi degli Artigiani.

Tutt’altro che leggere le accuse, sulla base dei risultati dell’assemblea dell’aprile del 2013 in cui era stato eletto il nuovo Consiglio di Sorveglianza. Allora vinse la ‘lista’ di Andrea Moltrasio, con il 53% delle preferenze, la maggior parte delle quali ottenute con voto per delega. E proprio su quel voto si dirotterebbero i sospetti degli inquirenti.

Sono già undici gli indagati eccellenti: tra di loro anche Giovanni Bazoli (gruppo Intesa), Rossano Breno (Compagnia delle Opere Bergamo), Antonella Bardone (Confederazione Artigiani Bergamo), Emilio Zanetti (Associazione Amici di UBI) e Marco Mandelli (direttore generale del Banco Popolare Commercio e Industria). Sono accusati di “illecita influenza su assemblea”.

Una vicenda in cui non mancano molti lati oscuri. Fin dal 2007 infatti anche la Consob, la Commissione di vigilanza per le Società e la Borsa, ha puntato la lente d’ingrandimento su quelli che sarebbero stati definiti come “accordi non comunicati al mercato”, con cui spartirsi incarichi e cariche da ‘quadro’, in alto e in basso sulla ‘scala’ gerarchica UBI.

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