Avvisi di sollecito e ingiunzioni di pagamento: la Loggia va a caccia dei morosi
Il comune deve incassare un tesoretto di 50milioni di euro. Per aiutare cittadini e imprese in difficoltà sono previsti anche pagamenti dilazionati
Un vero tesoretto di 50 milioni di euro. È la somma di multe, tasse rifiuti e Imu che non sono state versate nelle casse del Comune di Brescia. E ora la Loggia ha messo a punto un piano per recuperare quanto gli spetta.
Per il capitolo «multe» la tabella di marcia è stata messa a punto dal comune con le società che gestiscono il recupero coattivo: «Fraternità Sistemi – Engineering tributi — Maggioli tributi». A maggio si aprirà il capitolo inerente alla polizia locale (15mila le ingiunzioni fiscali spedite per i pagamenti non riscossi). Mentre a metà giugno seguirà la notifica di 10mila lettere: solleciti di pagamento.
Entro fine giugno verrà affrontato il capitolo «Tassa rifiuti» (Tia e Tares). Diecimila cittadini bresciani riceveranno le ingiunzioni fiscali. È l'ultimo avviso di una lunga serie: «Coloro che riceveranno questa comunicazione — precisano dal comune — erano già stati notificati in precedenza degli avvisi di accertamento, che però non sono stati pagati». Entro settembre, invece, saranno inviate altre 6mila ingiunzioni fiscali, sempre sul fronte «tassa dei rifiuti».
I debiti nei confronti del comune possono essere rateizzati. Chi si trova in difficoltà a saldare l'importo può recarsi agli sportelli di via XX settembre e chiedere la rateizzazione degli importi. Una soluzione che nel 2015 hanno scelto in 104, tra cittadini e aziende.