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Patente e libretto con lo stesso nome: ecco i chiarimenti

La Motorizzazione chiarisce i dubbi sulla norma secondo la quale, dal prossimo 3 novembre, chi non richiederà l'aggiornamento di alcune informazioni sulla carta di circolazione rischia una multa salata

Sta creando non poca confusione tra gli italiani, la nuova norma del codice stradale che dispone l’obbligo di annotazione sulla carta di circolazione del nome dell’utilizzatore di un veicolo - in caso sia un soggetto diverso dall’intestatario - per un periodo superiore ai trenta giorni.

Stando alla Circolare n. 15513 del 10 luglio 2014 del Ministero dei Trasporti, a partire dal prossimo 3 novembre chi non provvederà all’aggiornamento delle informazioni rischia una sanzione amministrativa di ben 705 euro, fino al ben più pesante ritiro della carta di circolazione.

Nonostante la circolare affrontasse anche i diversi casi di intestazione temporanea, escludendo dall’obbligo di aggiornamento quei veicoli in uso ad uno stesso nucleo familiare, a fare chiarezza sulla norma è Maurizio Vitelli, direttore generale della Motorizzazione. “È importante precisare che la norma esclude tutte le situazioni in cui la natura dei rapporti intercorrenti tra proprietario del veicolo e soggetto che ne dispone abbiano rapporti di parentela”, sottolinea Vitelli. “Quindi non riguarda, per esempio, il figlio che guida la macchina del padre o situazioni simili”.

La norma non si applica anche in caso di “veicoli che rientrano nella fattispecie dei fringe-benefit o delle vetture di servizio”, mentre tra le categorie incluse, ci sono “le società di autonoleggio, i veicoli in comodato, quelli di proprietà di minorenni non emancipati ed interdetti, quelli messi a disposizione della pubblica amministrazione a seguito di una pronuncia giudiziaria”.

In pratica, tutti quei casi, precisa ancora il direttore generale della Motorizzazione, “in cui era necessario individuare uno strumento che permettesse l’identificazione certa del soggetto responsabile della vettura circolante e di eventuali violazioni al codice della strada e connesse sanzioni”.

“Un altro fenomeno che si è voluto contrastare con questa norma è quello delle intestazioni fittizie”, prosegue Vitelli che sulla categoria dei noleggiatori, la più colpita, precisa che “Il provvedimento prima di essere emanato è stato oggetto di confronto con tutte le categorie interessate: Ministero degli Interni, Aniasa, Assilea, Anfia, Unrae, Unasca e Confarca. E tutte si sono dichiarate soddisfatte delle soluzioni adottate. Comunque, tra lunedì e martedì emaneremo ulteriori chiarimenti”.

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