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Metro Italia Cash and Carry: "Costretti a disdire il contratto integrativo aziendale"

"L'Azienda - dichiara Maurizio Casalotto Cossu, Direttore Risorse Umane di METRO Italia Cash and Carry - rinnova fin da ora la propria disponibilità a dialogare con le parti sociali per la definizione di un nuovo accordo"

Nota- Questo comunicato è stato pubblicato integralmente come contributo esterno. Questo contenuto non è pertanto un articolo prodotto dalla redazione di BresciaToday

metro-3-5METRO ha perseguito per oltre due anni e finché è stato possibile l'obiettivo di definire un accordo con le rappresentanze sindacali, per una nuova e più sostenibile versione degli accordi integrativi, già scaduti dal Dicembre 2007.

Dopo aver segnalato in vari contesti l'urgenza di portare avanti scelte cruciali, presentando proattivamente una proposta di rinnovo delle componenti più critiche dei vecchi accordi e circostanziandola, l'Azienda ha dovuto riscontrare con rammarico la persistente difficoltà ad ottenere risposte concrete o certezza sui tempi della trattativa da parte delle delegazioni trattanti, trovandosi costretta ad avvalersi della facoltà di recedere dall'attuale versione degli accordi integrativi.

L'auspicio è che lo scenario attuale possa ridare pari equilibrio negoziale alla trattativa, nell'interesse delle 4500 famiglie dei dipendenti. METRO Italia rinnova fin da ora la totale disponibilità al dialogo per la definizione di un nuovo accordo, migliorativo rispetto al CCNL di riferimento.

METRO Italia Cash and Carry ha disdetto Venerdì 27 Luglio il Contratto Integrativo Aziendale, risalente al 2004, scaduto il 31/12/2007 e caratterizzato dall'ultravigenza. Una scelta cruciale, finalizzata a trovare nuovi e sostenibili assetti futuri e dettata dal mutato scenario economico di riferimento, caratterizzato da un ormai consolidato calo dei consumi e da una marcata flessione nel settore dell'Out of Home.

Dagli inizi del 2010, e per tutto il 2011 e 2012, METRO Italia Cash and Carry ha incontrato le OO.SS con l'obiettivo di convergere nella negoziazione del Contratto Integrativo Aziendale verso una nuova versione degli accordi, più coerente con le necessità di business e maggiormente allineata, nei parametri di riferimento, all'organizzazione.

I più recenti mutamenti del contesto di riferimento hanno portato METRO Italia a convocare ulteriori incontri, caratterizzati da un estremo senso d'urgenza dettato dal mercato.

In particolare nell'incontro del 10 Luglio scorso, in cui è intervenuto personalmente l'AD di METRO Italia Philippe Palazzi, METRO ha segnalato alle OO.SS la pressante necessità di portare avanti scelte cruciali, talvolta addirittura "vitali", cercando in tempi brevi un nuovo equilibrio tra costi e ricavi. L'Azienda ha dichiarato inoltre la volontà di mantenere gli investimenti (nuove aperture, ristrutturazioni della rete) impegnandosi con coraggio per garantire un futuro sostenibile a METRO Italia e alle 4500 famiglie che da essa dipendono. Nello stesso incontro l'Azienda ha quindi presentato in modo ufficiale la propria proposta per la ripresa della trattativa di rinnovo del Contratto Integrativo Aziendale, con la volontà di trovare un accordo sulle 4 aree più critiche.

A seguito del più recente incontro con le Rappresentanze Sindacali, avvenuto il 20 Luglio, METRO Italia non ha riscontrato gli auspicati avvicinamenti che avrebbero consentito di poter pianificare una continuazione della trattativa. Con determinazione e responsabilità METRO Italia ha quindi deciso di avvalersi della facoltà di disdire l'attuale versione degli accordi, entrando ufficialmente nel periodo di tre mesi previsto dalla legge.

"METRO ha perseguito per oltre due anni e finché è stato possibile l'obiettivo di definire un accordo con le rappresentanze sindacali, per una nuova e più sostenibile versione degli accordi integrativi, peraltro già scaduti dal Dicembre 2007 - dichiara Maurizio Casalotto Cossu, Direttore Risorse Umane di METRO Italia Cash and Carry - Abbiamo inoltre segnalato in vari contesti l'urgenza di portare avanti scelte cruciali, presentando proattivamente una nostra proposta di rinnovo delle componenti più critiche dei vecchi accordi e circostanziandola. Non senza rammarico abbiamo però dovuto prendere atto della persistente difficoltà ad ottenere risposte concrete e certezza sui tempi della trattativa. Siamo quindi stati costretti a presentare formale disdetta degli accordi integrativi in essere, con l'auspicio che il periodo di preavviso di tre mesi che ora si apre possa dar luce ad una nuova fase della trattativa, caratterizzata da pari equilibrio negoziale e quindi maggiore efficacia. Tengo quindi a dichiarare, a nome di METRO Cash and Carry, che l'Azienda rinnova fin da ora la propria disponibilità a dialogare con le parti sociali per la definizione di un nuovo accordo, migliorativo rispetto al CCNL di riferimento, identificando in questa ipotesi lo scenario auspicato".

L'atto formale di disdetta, con preavviso di 3 mesi, vuole rappresentare - contrariamente a quanto sostenuto in alcune dichiarazioni fuorvianti - un atto di responsabilità verso il lavoratori, con particolare riferimento ai giovani, ma non solo, e di nuova apertura e nuovo respiro alla trattativa, definendo un arco temporale entro il quale è possibile definire una versione rinnovata e più sostenibile degli accordi, e ponendo infatti un termine chiaro e certo al periodo di ultravigenza degli accordi già scaduti nel Dicembre 2007.

Lo scenario auspicato è che - pertanto - le parti utilizzino il periodo di preavviso previsto dalla legge per convergere verso un accordo che riveda in chiave di futura sostenibilità le componenti attualmente più critiche del CIA. L'Azienda rinnova fin da ora la propria disponibilità a dialogare con le RSU e le OO.SS per la definizione di un nuovo accordo, migliorativo rispetto al CCNL di riferimento.

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