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Economia Coccaglio

Scoperta maxi evasione: imprenditori fanno sparire 50 milioni di euro

Un danno erariale calcolato dalla Guardia di Finanza in 50 milioni di euro, di cui 10 solo di Iva: nei guai imprenditore edile bergamasco di 45 anni, con lui anche aziende bresciane e professionisti compiacenti

Evasori di professione, indagati a vario titolo: c'è chi rischia di essere condannato fino a 6 anni di carcere. In tutto avrebbero sottratto al fisco la bellezza di 50 milioni di euro: aziende compiacenti, imprenditori senza tasse, professionisti dell'evasione al servizio dell'illecito di piccoli e grandi capitali.

E' successo tra il lago d'Iseo, la Franciacorta e Brescia. Capofila dell'ammanco erariale sarebbe un giovane imprenditore edile di Credaro, provincia di Bergamo, il 45enne A.A.: la Guardia Finanza avrebbe valutato un danno allo Stato nell'ordine di 50 milioni di euro, e di questi 10 milioni solo di evasione di Iva.

Intorno all'imprenditore, titolare della Az Costruzioni, sarebbero ruotati anche due imprenditori bresciani doc, di Coccaglio: il 58enne A.E.A. e il 69enne G.L.N. Tra i professionisti invece i commercialisti M.T. (milanese) e G.C.R. (bresciano), e con loro anche la segretaria.

Il meccanismo: i soldi venivano “girati” tra le due aziende coinvolti, la Az Costruzioni e la Cosf Srl, entrambe riconducibili all'imprenditore di Credaro. Per l'occasione venivano “stampate” false fatture, e compensazioni indebite anche per “coprire” l'ammanco contributivo nei confronti dei dipendenti delle aziende coinvolte, in tutto circa 350 persone.

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