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Economia

Chiuso per Coronavirus: le fabbriche bresciane che hanno sospeso la produzione

Dopo Alfa Acciai e Ferriera Valsabbia un lungo elenco che potrebbe ancora aumentare: ecco tutte le fabbriche della provincia che hanno già chiuso

Nell’ultimo decreto governativo non c’è obbligo di chiusura per le fabbriche, più avanti (forse) si vedrà; nel frattempo comincia ad aumentare il numero delle aziende che anche in provincia di Brescia hanno deciso per la sospensione volontaria della produzione. Tutto è cominciato dall’Alfa Acciai di San Polo, la prima ad abbassare simbolicamente le serrande di altiforni e linee produttive.

A 24 ore dalla prima serrata è arrivata la chiusura (dalle 22 di mercoledì 11 marzo) anche della Ferriera Valsabbia di Odolo: “Sebbene ad oggi non risultino casi accertati di positività al nostro interno – si legge in una nota – allo stato dei fatti la diffusione del Coronavirus non rende ulteriormente procrastinabile la sospensione della produzione, quale massimo strumento di prevenzione per garantire il corretto livello di tutela della salute dei dipendenti e conseguentemente della comunità in cui vivono”.

Tutte le fabbriche già chiuse in provincia

In ordine sparso se ne sono aggiunte delle altre, e altre se ne aggiungeranno in tutta la provincia: a Brescia ha già chiuso l’Iveco (e a livello nazionale tutte le fabbriche del gruppo Fca), a Gussago la Bmc, a Botticino la Perazzi, Atb Group a Roncadelle, Beretta a Gardone Valtrompia, Aida a Pavone Mella, Novarossi a Monticelli Brusati, Omfb a Provaglio d’Iseo, a Odolo la Iro (Industrie riunite odolesi). In tempi brevi dovrebbero sospendere le attività anche gli stabilimenti della Riva Acciaio in Valle Camonica e della Fondital in Valle Sabbia. 
 

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